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Cronaca
17.04.18 - 13:500
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:51

"Non siamo tutti così!" L'urlo dei ticinesi che hanno voglia. Un lettore: "pur di lavorare, accetto una paga da frontaliere"

Ieri avevamo riportato casi di persone che non brillano per voglia, scoperti a seguito della pausa di riflessione di Ticino&Lavoro. Ma fortunatamente non si può mai fare di tutta un'erba un fascio e c'è chi lo scrive. "Facevate colloqui? Non lo sapevo, ero pronto a venirci"

BELLINZONA – Non siamo tutti così! I ticinesi che hanno voglia, che cercano un lavoro e magari non lo trovano, si ribellano. Non tutti preferiscono stare in disoccupazione per passare l’estate (anche se ci sono arrivate testimonianze ulteriori in merito…), non tutti sono pigri per gli orari.

La discussione è nata dopo la pausa di riflessione che ha deciso di prendersi l’associazione Ticino&Lavoro. “Non sapevamo che organizzaste colloqui, mi sarebbe piaciuto e non mi sarei tirato indietro”, dicono in più d’uno, altri esortano a continuare e a non far perdere un’ennesima possibilità a chi ha voglia. Insomma, a non penalizzare la massa per qualche “mela marcia”, anche se non è un bel termine.

“Ho risposto più volte ai vostri annunci e non sono mai stato contattato”, spiega qualcuno, mostrando la sua buona volontà.

Un lettore (nome noto alla redazione) ci ha contattato privatamente, per urlare il suo sdegno.
“Ho mandato tantissimi lettere con il CV, sono disposto a fare qualsiasi lavoro... ancora adesso sono disposto a fare qualsiasi lavoro con le stesse condizioni di un frontaliere”, tuona, disperato.

Cosa intende per qualsiasi cosa e per condizioni da frontaliere, chiediamo. “Come frontalieri intendo le condizioni salariale”, chiarisce, prima di raccontarci la sua carriera lavorativa (omettiamo volutamente i nomi delle aziende): “Ho lavorato per 14 anni come rappresentante e dal 1999 al 2015 per una dei tre operatori telefonici mobile in CH, nell’arco di questi anni ho occupato diverse posizioni, Rappresentante, Area Manager ecc. per canale indiretto”.

Ma poi arriva la disoccupazione, e scade anche quella. “A fine 2017 sono scaduti i 2 anni di disoccupazione, vado avanti con i miei mezzi e a giugno andrò in prepensionamento 2 anni in anticipo.
Cosa altro aggiungere? Le posso garantire che ho provato di tutto disposto a fare anche il venditore, magazziniere ecc, non mi mi manca la voglia di lavorare... purtroppo il Ticino ha tolto possibilità per i residenti. Cerco un lavoro anche adesso, ma se sono disoccupati i giovani, figuriamoci io”.

Non ha mai chiesto l’assistenza, e vive coi risparmi, avendo ritirato il secondo pilastro e effettuato degli investimenti immobiliari, prevedendo di poter essere coperto nel caso in cui non trovasse un lavoro fino al momento del pre pensionamento. uno scenario che gli pare il più probabile, ora come ora.
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