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Cronaca
28.12.18 - 18:100

Lambrenedetto unpolitically correct. "Ticinesi che non pagano le multe e Polizia severa con gli italiani? Vi dico che..."

Lo youtuber scatenato in un'intervista al nostro portale. "Sono grandi c-----e. Le targhe sono ticinesi ma appartengono tutte a stranieri. E ti pare che gli agenti guardano la targa? Chi sgarra, è punito"

LUGANO – “I ticinesi si comportano male in Italia e i poliziotti in Svizzera sono più severi con gli italiani? Ma sono tutte c-----e!”. È vulcanico come sempre, Lambrenedetto XVI, dice quello che pensa, senza filtri, anche se magari possono essere affermazione per qualcuno scomode.

Lo abbiamo interpellato dopo il servizio di Striscia la notizia in merito alle multe non pagate dai ticinesi a Como e Milano, lui, che dice di non guardare la tv da anni, deluso dall’informazione, ha le idee chiare.

Cosa pensi del tema? I ticinesi non pagano?
“Non ne ha parlato solo Striscia, mi pare. Ci sono alcune pagine su Facebook, penso a “Svizzeri che sfanculano il codice stradale in Italia”, posso garantire che dai modelli di auto che vengono postate, di cui conosco anche alcuni proprietari perché il Ticino in fondo è due metri quadrati, appartengono a svizzeri non autoctoni. Quando mi mandano foto di italiani che parcheggiano male, vado a vedere e non sono italiani. Mi inviarono un’immagine di un Ferrari parcheggiato in una zona pedonale, sulle strisce, in Puglia: la targa era di Zurigo, ho controllato il nome ed era un italiano. Di cosa stiamo parlando, quindi? Non pagare le multe in Italia è una prassi di molti stranieri che abitano in Svizzera, ma soprattutto di tanti italiani che vivono in Germania. Non è vero che i tedeschi non pagano l’autostrada. Non c’è un accordo per l’invio delle multe fra Italia e Germania, dunque molti meridionali che abitano là hanno capito l’antifona e non pagano al momento, sapendo che non arriverà nulla e se prendono una multa non la pagano. Tra l’altro, non è vero che le multe non arrivano nemmeno in Svizzera, perché a una mia amica è arrivata dopo un autovelox preso a Firenze. Per quanto riguarda il Ticino, la maggior parte di quelli che trasgrediscono non sono svizzeri. Come sempre, la tv italiana non fa informazione corretta, se lo fosse dovrebbero dire che non sono i tedeschi a non pagare l’autostrada, bensì i meridionali che si sono trasferiti lì e tornano al paese”.

Dunque, non concordi che i ticinesi siano disciplinati in patria e meno fuori?
“Questa è una grandissima c-----a! Non è che un ticinese rispetta la regole in patria, dalla spazzatura alle multe, poi quando passa la frontiera si trasforma in un animale. Se lo sei, lo sei ovunque. In Lombardia abbiamo delle situazioni di spazzatura a fianco delle strade (su cui ha fatto molti video, ndr), e ti garantisco che di Brambilla o Gilardi o autoctoni in genere che gettano i rifiuti non ce n’è neanche mezzo. Se vai in Valtellina, dove la presenza autoctona è più alta, non trovi un pezzo di carta. È gente che è abituata a fare così al suo paese e lo fa anche in Lombardia. Non tutti, ovviamente. Però quando a Chiasso dicono che gli italiani sono i primi a fare rapine, andiamo a vedere da dove vengono: non penso ci siano bresciano, bergamaschi, milanesi autoctoni che rubano in Ticino. Se qualcuno si comporta in un certo modo, parlo di un ticinese vero, a casa sua, lo fa anche in Italia”.

La Polizia svizzera è davvero più severa con gli italiani?
“Ma va! Ti pare che i poliziotti facciano le multe in base alle targhe? È una cretinata bella e buona. Danno le multe se sgarri. Quando ti multano perché sei al telefono, non guardano se sei un russo che vive a Lugano o un ticinese. Se sbagli, paghi. Io vengo in Ticino da quando ero ragazzino, non ho mai preso una multa. L’autovelox prima di Chiasso non guarda la tua targa o chi è alla guida. Stai pensando alla ragazza italiana che ha sbroccato per la multa, pensando fosse stata data perché è italiana?”

No, ma ne approfitto per chiederti cosa pensi di quel caso (e dell’altro italiano licenziato pochi giorni dopo).
“Il problema è che non ha capito che è stata multata perché aveva parcheggiato dove non doveva. La multa ci stava, forse il licenziamento è stato un po’ troppo. Per alcuni la sua ditta ha fatto bene, per altri no. Le avrei mandato una lettera di richiamo, però ha sbagliato”.

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