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Cronaca
16.08.19 - 09:120

Seduti davanti ai Comuni per il clima. "Chiediamo lo stato di emergenza"

A partire dalle 9 vi sarà un Sit-in che coinvolgerà diversi comuni ticinesi. "Voi, politici ricchi di esperienza, vi renderete conto di quando il lasso di tempo di 10 anni in cui le emission idi Co2 dovranno essere ridotte è infimo. Agiamo!"

BELLINZONA – I giovani continuano a manifestare per il clima: oggi è prevista un’azione singolare, solitaria e silenziosa.

Circa 40 persone infatti attueranno un “sit-in” della durata di un’intera giornata davanti ai municipi di alcuni tra i comuni ticinesi più popolati.

“Dimostrando grande determinazione i ragazzi, oltre al caldo, affronteranno la solitudine: infatti ognuno di noi sarà seduto per conto suo, senza compagni, nel comune da lui scelto. Rappresenteranno non solo il Coordinamento cantonale (addirittura diversi giovani che compiono l'azione non ne fanno parte), ma tutte le persone che scioperano nel mondo per una politica e una società che finalmente ammetta l'esistenza dell'emergenza climatica e agisca di conseguenza”, si legge nella nota: il caldo è sicuramente diminuito, si può dire!

Il tutto partirà alle 9, per terminare alle 16, nei seguenti comuni: Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio, Losone, Massagno, Biasca, Collina d’oro, Morbio inferiore, Bioggio, Paradiso, Balerna, Coldrerio, Riva San Vitale, Sant’Antonino, Novazzano, Savosa, Vezia, Lamone e Cadempino. Alcuni ragazzi divideranno la giornata su più comuni, per coprire ancora più il territorio.

Ad ogni comune verrà consegnata una lettera in versione cartacea in cui si chiede che “I comuni ticinesi dichiarino l’emergenza climatica”, firmata dai responsabili dl Coordinamento Cantonale.

“Da alcuni mesi la crisi climatica è un argomento sulla bocca di tutti. Da ormai decenni la
scienza è a conoscenza del riscaldamento globale e delle sue disastrose conseguenze. Molti
provvedimenti sono stati discussi dalla politica a livello internazionale, nazionale, cantonale e
comunale. Negli ultimi anni le conseguenze della crisi climatica si sono rese tangibili. Nuove ricerche condotte da organi di indiscutibile autorevolezza hanno messo in luce gli innumerevoli squilibri e problemi politici, economici e ambientali a cui porterà il cambiamento climatico. Inoltre sono stati regolati degli accordi che mirano a ridurre le emissioni antropogeniche di gas ad effetto serra e quindi a contenere gli effetti negativi sull’uomo e sull’ambiente”, si legge.

“Proprio in questi mesi estivi le elevate temperature registrate in tutta Europa, le ondate di calore estremo in India, la morte del primo ghiacciaio in Islanda, il continuo innalzamento dei mari e gli enormi incendi in Siberia ci rendono chiaro che quanto è stato fatto per contrastare questa crisi non è sufficiente. Come riportato più volte nella Sintesi per Decisori Politici del Rapporto Speciale sul Riscaldamento Globale di 1,5°C , il surriscaldamento globale innesca una serie di reazioni a catena, che rendono la crisi climatica incontrollabile e inarrestabile. Per questo è stato fissato un lasso di tempo indicativo di 10 anni entro il quale le emissioni di CO2 prodotte dall’uomo devono essere diminuite drasticamente”, elenca la missiva.

E l’invito alla politica: “Ancor più di noi giovani attivisti, voi, politici ricchi di esperienza, vi
renderete conto di quanto questo lasso di tempo sia infimo, considerati gli enormi cambiamenti che devono avvenire. Crediamo che l’unico modo per affrontare una crisi che colpirà l'intero pianeta sia quello di agire in ogni campo e a tutti i livelli. Per fare questo in modo efficace è tuttavia necessario avere dei punti saldi, condivisi (…). vi chiediamo di dichiarare ufficialmente, a livello del vostro comune, che ci troviamo di fronte ad un’emergenza climatica. Questo comporta che tutte le azioni e decisioni future prese dal comune tengano in considerazione quanto dichiarato. Infine, chiediamo che ogni municipio provveda a informare i propri funzionari e la popolazione con rigore scientifico sia sul meccanismo del riscaldamento globale, sia sulle cause e gli effetti della crisi climatica a livello economico e politico”.

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