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Cronaca
17.04.20 - 14:270
Aggiornamento: 15:19

Coronavirus, la conferenza di Berna: "Riapertura delle scuole sensata. I ristoranti? Dobbiamo trovare soluzioni"

Le autorità federali hanno aggiornato oggi la popolazione. Koch sul settore della ristorazione: "È complicato. Dobbiamo studiare soluzioni"

BERNA – Le autorità federali si sono riunite oggi a Berna per aggiornare la popolazione circa l'emergenza coronavirus in Svizzera e per parlare delle decisioni prese ieri dal Consiglio Federale. All'incontro informativo hanno preso parte il delegato dell'Ufficio federale della sanità pubblica Daniel Koch, il capo della Direzione del lavoro Boris Zürcher, il vicedirettore della SBFI Rémy Hübschi, il direttore dell'Amministrazione federale delle dogane Christian Bock, il brigadiere Rayanald Droz e altri componenti della delegazione governativa.

La cronaca della conferenza:

"Non siamo fuori pericolo"

Koch: "Oggi, in Svizzera, ci sono stati 346 nuovi casi per un totale di 27mila contagi e oltre mille morti. La curva si è appiattita, ma non vuol dire che siamo fuori pericolo. È una malattia pericolosa anche per i giovani".

"La ristorazione è un settore complicato"

Koch: "La ristorazione è un settore complicato. Dobbiamo ancora studiare delle soluzioni".

"Riapertura delle scuole sensata"

Koch: "Riapertura delle scuole? Sensata. I più piccoli non sono vettori di questa epidemia. Penso che sia una decisione responsabile".

Oltre un milione di domande per il lavoro ridotto

Zürcher: "Le richieste di lavoro ridotto sono 1, 76 milioni. Il Ticino rappresenta il il 25%".

5'800 militi della protezione civile

Droz: "Sono attivi 5'800 militi della protezione civile in tutta la Svizzera. Il mandato andrà avanti perché bisogna saper reagire ai cambiamenti repentini".

"Sconsigliato il contatto nonni-nipoti"

Koch: "Non raccomandiamo di mettere in contatto i nipoti con i nonni. Ci sono bambini che possono essere infetti. Però abbiamo notato che la maggior parte dei bambini non si ammalano. Se lo fanno è tramite i genitori". 

"L'obiettivo è ridurre il rischio di contagio"

Koch: "Quando possono di nuovo uscire i gruppi considerati a rischio? Il nostro obiettivo è evitare ogni rischio di contagio. Nelle case anziani, per esempio, è elevato. Dove c'è il rischio più basso valuteremo di allentare le misure. Ma è ancora un'opzione da valutare con attenzione".

"Aspettiamo 100 milioni di mascherine"

Koch: "Mascherine? Tornando indietro farei le cose diversamente. Allo stato attuale abbiamo 20 milioni di mascherine. Entro fine mese aspettiamo 100 milioni di mascherine. Sono previste mascherine per vari settori. Saranno loro chiamati a procurarsele. Noi come Confederazione faremo il possibile per garantire lo stock, ma i settori privati devono fare la loro parte". 

 

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