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Cronaca
03.03.21 - 11:320

Bosco Gurin riapre (con polemica). Frapolli: "Di questo passo vendo"

I Comuni lanciano l'appello e le piste riaprono. Frapolli: "Credo nel futuro, ma le istituzioni locali non possono sempre mettersi di traverso"

BOSCO GURIN – La stagione invernale a Bosco Gurin prosegue. La Direzione impianti di risalita di Bosco Gurin – presieduta dall’ingegner Giovanni Frapolli –, ha fatto marcia indietro dopo la decisione presa alcuni giorni fa di chiudere anzitempo la stagione invernale a causa di “forti incomprensioni con il Patriziato, con il Comune, aiuti cantonali che stentano ad arrivare e non da ultimo la repentina chiusura delle terrazze contro ogni logica”.

L’Associazione dei Comuni della Vallemaggia, però, ha storto il naso, preso carta e penna e scritto direttamente a Frapolli. “Caro Giovanni, – si legge –, gli impianti di risalita di Bosco Gurin, oltre a rappresentare un importante elemento per il turismo ticinese, costituiscono un tassello fondamentale dell’offerta per il tempo libero della popolazione valmaggese e di tutto il Cantone. Questo fatto è ancor più valido quest’anno dato che, a causa delle misure di protezione sanitaria volte ad arginare la pandemia in corso, gli spostamenti sono circoscritti e le occasioni per trascorrere momenti spensierati sono davvero poche”.

“Siamo consapevoli – continua il testo – delle difficoltà con le quali sei confrontato quotidianamente. Oltretutto siamo al corrente delle tensioni legate ai progetti di sviluppo della destinazione turistica di Bosco Gurin. Per questo, abbiamo deciso di promuovere a breve un incontro coinvolgendo i vari attori locali”.

Da qui, la richiesta di “tornare sulla tua decisione di terminare anticipatamente la stagione invernale e permettere a tutti gli amanti delle attività sulla neve di godere appieno dell’offerta proposta dall’apprezzato comprensorio sciistico valmaggese”.

Una richiesta che Frapolli ha accolto al fine di accontentare gli utenti. “Dei privati – si legge nel comunicato della Direzione – stanno creando un’associazione denominata “Amici Destinazione di Bosco Gurin” alla quale potranno aderire tutti i sostenitori della destinazione. Tale associazione avrà un ruolo fondamentale e fungerà da attore molto importante nelle tristi e deplorevoli diatrive fra il proprietario degli impianti di risalita e tutte le strutture ricettive da una parte, e il Comune e il Patriziato dall’altra, in questi ultimi anni, perennemente restii e contrari a ogni nuova iniziativa che i gestori degli impianti di risalita stanno portando sul tavolo”.

La Direzione degli impianti di risalita “crede molto nel futuro della stazione e sta investendo vari milioni per aumentare l'offerta, rendendola destagionalizzata: soltanto così la Destinazione di Bosco Gurin potrebbe sopravvivere, requisito peraltro richiesto da parte del Cantone, quale attore fondamentale e di supporto a tutti questi investimenti. Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno cruciali per sapere se continuare tutti questi progetti, sperando in un cambiamento di rotta da parte delle istituzioni locali. In caso contrario il proprietario degli impianti di risalita e di tutte le strutture ricettive penserà seriamente alla vendita dell'intera stazione a terzi, subordinatamente a smantellare ogni tipo d’impianto”.

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