ticinolibero
Cronaca
22.09.21 - 18:130

Gli interferoni e il loro ruolo nei casi di Covid gravi: rappresentanti EOC partecipano a uno studio internazionale

I professori Alessandro Ceschi e Paolo Merlani hanno fatto parte di un ampio team internazionale. Misurando questi anticorpi si riuscirebbe a capire chi rischia un decorso grave

BELLINZONA - Un’ampia ricerca svolta da un team internazionale che ha visto il coinvolgimento di due medici-ricercatori dell’EOC, i professori Alessandro Ceschi e Paolo Merlani, ha permesso di fare un’importante scoperta che permette di meglio capire le cause che portano alcuni pazienti a presentare decorsi molto gravi o letali dopo infezione da COVID-19, come pure a comprendere come mai le persone anziane siano maggiormente a rischio. I risultati dello studio sono stati pubblicati di recente su una prestigiosa rivista scientifica di immunologia a livello mondiale.

Gli interferoni di tipo I sono potenti sostanze con attività antivirale che vengono prodotte dall’organismo in reazione ad un’infezione con il virus SARS-CoV-2. Vi erano già diversi indizi che indicavano che cause genetiche o acquisite di difetti che coinvolgono queste molecole aumentassero il rischio di avere un decorso severo dell’infezione. In questo ampio studio internazionale è stato chiaramente dimostrato come la frequenza di anticorpi anomali diretti proprio contro queste sostanze precede l’infezione da COVID-19 e aumenta in modo netto con l’avanzare dell’età, in particolare dopo i 70 anni. Questi anticorpi, che causano dunque uno stato di immunodeficienza acquisita, sono coinvolti – verosimilmente – in modo causale in circa il 20% sia nei casi molto gravi di pazienti over 80 che nel totale dei decessi.

I risultati di questo studio, che ha incluso circa 3’600 pazienti COVID-19 con decorso severo di 38 paesi e circa 35'000 persone sane, evidenziano perché le persone anziane siano maggiormente a rischio e permettono di far luce sulle cause dei decorsi gravi della malattia.

Grazie alla misurazione di questi anticorpi sarebbe possibile identificare precocemente nei pazienti ospedalizzati per COVID-19 un potenziale rischio aumentato di avere un decorso grave della malattia.

Potrebbe interessarti anche
Tags
interferoni
studio internazionale
decorso
eoc
anticorpi
studio
casi
covid
rischio
paolo
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile