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Economia
06.12.19 - 11:450

Obbligo di annuncio dei posti vacanti, ecco la seconda fase. Più toccati settori industriali, edilizia e ristorazione

Dal 1° gennaio 2020 il tasso di disoccupazione che determina le professioni che sottostanno all’obbligo di annunciare i posti vacanti scenderà al 5%. Il DFE è convinto che ciò rappresenti un'opportunità per il mercato del lavoro locale

BERNA - Dal 1° gennaio 2020 il tasso di disoccupazione che determina le professioni che sottostanno all’obbligo di annunciare i posti vacanti scenderà al 5%. Una sfida per gli Uffici regionali di collocamento (URC), che si stanno preparando per affrontare al meglio questo cambiamento. Nel frattempo la SECO ha altresì aggiornato l’elenco dei generi di professione e delle professioni soggette all’obbligo. Il provvedimento permette di continuare con coerenza nel lavoro di sostegno al mercato del lavoro locale.

A partire dal 1° gennaio 2020 i posti vacanti da annunciare agli Uffici regionali di collocamento (URC) riguarderanno i generi di professioni che, nel periodo di misurazione precedente, hanno superato il 5% di disoccupazione. Si esce così dalla fase di introduzione della procedura, con una soglia fissata all’8% che ha permesso alle aziende e agli URC di assestare le procedure. Con l’abbassamento di questa soglia la misura toccherà un maggior numero di professioni e di posti vacanti.

Questa procedura, si ricorda, era stata introdotta nel mese di luglio del 2018 per incitare i datori di lavoro ad assumere manodopera locale disoccupata e ha fatto seguito a quanto, in Ticino, era già stato sviluppato attraverso la campagna “Più opportunità per tutti”.

Una centrale operativa a Locarno

Dall’entrata in vigore della procedura gli URC hanno costantemente adeguato la propria organizzazione e i propri processi di lavoro. Inoltre, per rispondere in maniera ancora più tempestiva ed efficiente, dal prossimo mese di gennaio la Sezione del lavoro ha predisposto l’apertura di una centrale operativa dei posti vacanti presso l’URC di Locarno. Quest’ultima permetterà una gestione ottimizzata di tutte le segnalazioni in Ticino.
La centrale operativa del Servizio aziende URC (www.ti.ch/servizioaziende-urc) sarà raggiungibile a partire dal 1° gennaio 2020 al numero telefonico 091 816 14 51 e all’indirizzo email servizioaziende@ti.ch.

Un matching più preciso

L'obbligo di notificare si applica a tutte le aziende – agenzie di collocamento e di prestito di personale comprese – che cercano personale nelle professioni che sottostanno all’obbligo e per le quali la SECO ha pubblicato l’elenco sul proprio sito lavoro.swiss. Il Check-Up Tool aggiornato permette di verificare le posizioni che sottostanno all’obbligo.

Si confermano più toccati i generi di professioni dei settori industriali, dell’edilizia e della ristorazione.

La nuova lista delle professioni e delle competenze (skills) permetterà di migliorare la qualità delle segnalazioni. Grazie ai nuovi strumenti di matching gli URC potranno fornire profili sempre più conformi alle attese dei datori di lavoro.

Per avere più successo nel collocamento si invitano le aziende a procedere con grande cura nella descrizione del posto (requisiti e competenze).

5 giorni di priorità

I posti pubblicati su Job-Room saranno visibili durante cinque giorni lavorativi in maniera esclusiva ai candidati degli URC che potranno candidarsi autonomamente. 

Il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) consiglia alle aziende di visitare regolarmente il sito lavoro.swiss, non solo per verificare ogni posizione prima di pubblicare un posto vacante ed evitare quindi il non rispetto dell’obbligo di annuncio, ma anche per approfittare dei servizi degli URC che possono proporre una selezione di candidati anche per posti non sottoposti all’obbligo di annuncio. Si ricorda che le posizioni vacanti sottoposte all’obbligo non possono essere pubblicate tramite altri canali fino alla scadenza dei 5 giorni.

Ricordiamo alle aziende che è possibile registrarsi sul sito lavoro.swiss aprendo un conto che permette di gestire i posti annunciati e di prendere contatto direttamente con i potenziali canditati.

Più opportunità alla manodopera indigena

Il DFE è convinto che l’azione coordinata di aziende e URC rappresenti un’opportunità per il mercato del lavoro locale, che potrà così avvalersi di posti di lavoro di qualità non solo a vantaggio delle persone in cerca di impiego ma di tutto il tessuto economico cantonale.

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