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Sanità
13.11.19 - 11:210

"Dottore sto male". "È ansia", ma muore qualche giorno dopo

Nella vicenda di una 25enne possono riconoscersi (seppur in modo fortunatamente meno tragico) persone che soffrono d'ansia: i sintomi sono ampi, ma possono essere anche spie d'allarme di altre malattie. In quel caso, lei morì per embolia polmonare

LUGANO – A quante persone che soffrono d’ansia succede di rivolgersi al proprio medico per un malanno e sentirsi dire che “è ansia”?. Lo stesso è accaduto nel 2012 a una ragazza che si era recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Italiano. La 25enne è deceduta e il medico che l’ha visitata deve rispondere dell’accusa di omicidio colposo.

La ragazza arrivò al Pronto soccorso il 20 novembre in ambulanza. Presentava battiti accelerati e respiro difficoltoso. Poco dopo avrebbe dovuto svolgere gli esami di avvocatura e il 49enne medico diede la colpa di tutto all’ansia legata a quell’evento, dimettendola e invitandola a farsi viva se i problemi fossero continuati.

Il giorno dopo, la 25enne chiamò ancora il Pronto soccorso e le dissero che era stato fatto tutto il possibile. Pochi giorni dopo, morì per un’embolia polmonare.

Quindi, lo stato di malessere per cui si era recata in ospedale poteva essere legato alla tromboembolia polmonare che l’ha uccisa. Il medico avrebbe dovuto ospedalizzarla per accertamenti, anche se si giustifica dicendo che non sapeva che fra i sintomi ci fosse anche il respiro difficoltoso: a quel punto, l’avrebbe trattenuta.

La difesa insiste sul fatto che non si può sapere se la crisi del 20 novembre fosse dovuta davvero a ciò che la portò alla morte o realmente a un attacco d’ansia e che la giovane, che si è sentita male altre volte nei giorni passati fra la corsa in ospedale e il decesso, sarebbe dovuta tornare al nosocomio. Certo, aggiungiamo noi, magari per sentirsi dire che era solo ansia…

La sentenza arriverà oggi. Al di là di tutto, si può osservare che diverse persone che soffrono di ansia si riconosceranno, seppur fortunatamente in modo meno tragico, nella vicenda della 25enne. Soffrire di ansia e attacchi di panico dà vita a un ampissimo ventaglio di sintomi, che potrebbero essere anche indice di altri problemi. Per saperlo, bisogna approfondire, e l’augurio è che un medico non parte per forza prevenuto.

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