MILANO – Viviamo in una società che ci vuole infelici per poterci spingere a consumare. È la tesi che afferma nel suo nuovo libro il medico epidemiologo Franco Berrino. Come confessa in un’intervista al Corriere della Sera, “essere leggeri significa essere felici. E anche un po’ rivoluzionari”.
Il motivo è presto detto “Perché la nostra società, quella occidentale e ricca, ha bisogno delle insicurezze e del malcontento delle persone per sostenere il proprio sistema economico. Ci nutriamo di cibi di cui non abbiamo bisogno, acquistiamo beni di cui non abbiamo bisogno, prendiamo farmaci di cui spesso non abbiamo bisogno. E lo facciamo perché vi siamo indotti dalla pubblicità, dalla comunicazione, da una politica che ritiene che l’economia possa funzionare solo rilanciando i consumi”.
Per Berrino, “la società dei consumi muore senza consumi. E chi è felice non consuma. Chi è leggero non ha bisogno di cercare altrove gratificazioni che non trova nella sua vita”. Chi è felice, non deve ricorrere al commercio, a cibi spazzatura, e fa inceppare il meccanismo.
Per stare bene, il medico insiste su tre pilastri: il cibo corretto, senza esagerare con le quantità solo perché si hanno a disposizione, la mente allenata e il movimento, “non serve molto, basta tenersi in attività tutti i giorni. Camminare nel verde o in un bosco ha anche un effetto antidepressivo”.