ticinolibero
Mixer
14.05.20 - 17:580

L'infermiere, la fidanzata positiva al Covid, il vicino che non sa videochiamare. Un cortometraggio racconta il 'ConTatto' in tempi di pandemia

È stato realizzato dalla casa di produzione @overfilmproduction, totalmente autoprodotto e indipendente. Fra gli interpreti ci sono Sebastiano Pestoni, Yor Milano, Marco Capodieci e Gaia Passaretta

BELLINZONA - “ConTatto”, quello che ci manca ai tempi del Coronavirus: non ci si può stringere la mano, non ci si può abbracciare, si devono tenere le distanze. Eppure in un certo senso lo abbiamo, con le tecnologie. Ci sentiamo, ci videochiamiamo e siamo magari più vicini di prima.

I due lati del contatto ai tempi del Coronavirus sono stati scandagliati e esaminati in un cortometraggio girato in 4 giorni, nel corso di due settimane, della casa di produzione @overfilmproduction, totalmente autoprodotto e indipendente. 

I protagonisti sono “Simone, infermiere di cure intense, che è in prima fila a combattere la pandemia. Il respiro forzato sotto la mascherina fa sudare la pelle ed intorpidisce i sensi. La fine del turno può quasi considerarsi un sollievo soltanto per poter smettere di indossarla. Un turno che però, per Simone non finisce mai”.

Perchè a casa, comincia il secondo: “la sua fidanzata Samantha, positiva al virus, è rinchiusa nella loro camera matrimoniale in isolamento e a prendersi cura di lei c’è soltanto Simone. La costante vicinanza ma l’impossibilità di potersi vedere e toccare strazia i loro animi che partono per una tangente onirica lungo la quale non esiste preoccupazione alcuna e le loro carni possono finalmente stringersi in un...no. Samantha tossisce e porta a termine l’improbabile quanto quotidiano viaggio. Neanche il pensiero può aiutarli a scappare da questa asettica convivenza. Dopo aver portato la cena davanti alla camera da letto, Simone, emotivamente sconfitto, annuncia a Samantha di poter aprire la porta e prendere il piatto, portando così a terminare la loro dose giornaliera dell’altro”. Una vicinanza-lontanza che fa male.

Poi c’è il Signor Franco, il vicino di casa. Che in quel momento bussa alla porta. “Ha passato l’intera giornata cercando di videochiamare la propria figlia per poter vedere i nipotini e, avendo fallito, chiede aiuto al giovane vicino di casa. Simone, tenendo le distanze, aiuta Franco ad installare la giusta applicazione e a farla funzionare correttamente. Lo sguardo sincero e sollevato dell’uomo, nei quali occhi si intravede il riflesso di una lacrima che porta con sé la gioiosa memoria della propria prole, allunga metaforicamente la mano verso Simone, permettendo al ragazzo di lasciarsi andare per un breve istante a quegli umani impulsi che per troppo tempo è costretto a sopprimere ogni giorno”.

La vicenda prosegue il mattino seguente, con Simone che desidera vedere come sta l’anziano vicino. “Dopo svariati tentativi e nessuna risposta, Simone si avvia ma un suono paralizza il suo corpo e la sua mente. Un suono che in ogni altro momento storico non sarebbe neanche stato registrato dal suo cervello. Simone si volta volendosi accertare di aver sentito bene, ed ecco qui il seguito e gran finale. Un colpo di tosse. Questa volta proveniente dell'appartamento del signor Franco”. E il Coronavirus continua ad attanagliare le vite…

Il tema è stato trattato con delicatezza e con uno sguardo rivolto, appunto, al contatto e al tatto, dal regista Marco Bitonti. Fra gli interpreti ci sono Sebastiano Pestoni, Yor Milano, Marco Capodieci e Gaia Passaretta. Il progetto è sponsorizzato da “Cerutti il caffè” e da “Dominò orafa”

Al di là della complessità del tema, come si lavora a un cortometraggio con le norme igieniche e di sicurezza? Ce lo ha raccontato Bitonti. “Chiaramente è stato più difficile del solito girare in queste condizioni di sicurezza che bisognava garantire. Però c’è da dire che abbiamo la fortuna di essere una Troupe, piccola, snella e veloce. Essere piccoli ed indipendenti ci permette di lavorare senza il rischio di assembramento. Comunque abbiamo lavorato per tutti i 4 giorni di riprese con mascherine, guanti e disinfettante, abbiamo sempre cercato di fare più attenzione possibile. Una bella soddisfazione!”.

Potrebbe interessarti anche
Tags
pandemia
tempi
contatto
infermiere
vicino
simone
cortometraggio
covid
casa
fidanzata
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile