PRATO – Don Francesco Spagnesi, un prete di 40anni di Prato, è finito in manette con l’accusa di spaccio e importazione internazionale di droga. Con i soldi delle offerte per la parrocchia, Spagnesi acquistava stupefacenti e droga dello stupro dall’estero. Il bottino sottratto alla chiesa è di quasi centomila euro. Il parrocco ha confessato tutti i suoi peccati. Secondo la Procura di Prato, il commercio di droga e l’organizzazione di festini a sfondo erotico durava da anni.
Sotto evidente shock, la Diocesi di Prato non ha ancora presentato denuncia per il denaro sottratto. Il vescovo Giovanni Nerbini ha espresso “dolore e sgomento per quanto accaduto”. “Sapevamo – continua – che il sacerdote accusasse sofferenze fisiche e psicologiche, ma nessuno immaginava avesse problemi di tossicodipendenza”.
Dopo essersi accorto di alcuni movimenti sospetti sul conto della parrocchia, il vescovo ha provveduto a ritirare il potere di firma del parroco a inizio settembre. Ma, evidentemente, era già troppo tardi...