Cronaca
31.08.15 - 09:080
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40
Clausola di salvaguardia: anche Doris Leuthard dice sì
Dopo Schneider-Ammann, anche la Consigliera federale PPD si è detta a favore di una soluzione del genere, «serve un mezzo per reagire a situazioni straordinarie».
ZURIGO/LE CHABLE - Dopo Johann Schneider-Ammann, un altro membro del Consiglio federale si è pubblicamente espresso a favore delle clausole di salvaguardia per limitare l'immigrazione, ipotesi avanzata dal diplomatico ed ex segretario di Stato Michael Ambühl, negoziatore per la Svizzera sugli Accordi bilaterali II.
Questa volta è stata Doris Leuthard, a margine del congresso del PPD, a dire che un'opzione del genere non metterebbe a rischio la libera circolazione delle persone ma nel contempo «potrebbe dare alla Svizzera un mezzo per reagire a situazioni straordinarie» ed «è giusto che si discuta di tali opzioni per tutelare gli interessi del Paese». Le dichiarazioni provengono da un'intervista rilasciata al SonntagsBlick.
Nel congresso, l'intero PPD si è dichiarato a favore dei bilaterali, invocando nel contempo «clausola di salvaguardia sopportabile per l’economia», da attivare qualora il tasso di immigrazione in Svizzera dovesse risultare eccessivamente elevato.
Anche Cristoph Blocher si era detto propenso a questa soluzione, mentre il Consiglio federale non ha ancora preso una decisione.
Il Ticino, dal canto suo, propone una clausola di salvaguardia relativa al solo mercato del lavoro regionale. Ambühl è stato incaricato di studiare la situazione, tenendo conto del fatto che a cavallo della frontiera ci possano essere differenze di salario, di livelli di occupazione o di costo della vita, fuori norma nel confronto europeo, tali da mettere in dubbio il buon funzionamento del mercato del lavoro e della libera circolazione delle persone.