Cronaca
21.01.16 - 19:200
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Gilardi "dittatore", nessuno lo contrasta? «Prendo atto, sono felice della mia lista»
A Muralto si va verso un'elezione tacita ma il sindaco non si scompone, «è già successo e il Comune è progredito»
MURALTO - A Muralto si rischiano elezioni tacite. Nessuno pare volersi presentare, infatti, a parte il partito del sindaco di lungo corso Stefano Gilardi.
Prima Alleanza Democratica, ora anche il PLR ha deciso di non depositare alcuna lista. Pesante il comunicato stampa giunto ieri in redazione, in cui si parla di «ultimi sedici anni di minoranza assoluta, sotto il regime di arroganza, della maggioranza capitanata dal Sindaco Stefano Gilardi». Mancherebbero i presupposti per contribuire alla cosa pubblica, e il PLR ha scelto in modo unanime di non sostenere una democrazia definita «di facciata».
Cosa ne pensa
Stefano Gilardi? Lo abbiamo interpellato, e si è sbilanciato sulle accuse dei suoi attuali compagni di Municipio.
A quanto pare, nessun partito oltre a voi sembrerebbe voler partecipare alle elezioni, qual è il suo pensiero?«Aspettiamo il 2 febbraio per vedere chi si presenterà».
Come ribatte a chi dice di arrendersi di fronte a una democrazia di "facciata" e parla dei suoi anni da sindaco come di un regime?«Prendo atto e basta, mi sono impegnato con il mio gruppo a presentare una lista completa per Municipio e Consiglio comunale molto forte, con persone valide, che possano continuare a servire il Comune nel migliore dei modi. Ciò è quello che posso fare io».
Ma lei che clima ha vissuto a Muralto in questi anni?«Un clima di gestione di un buon Comune, che ha portato a buoni risultati. Penso che possano esserci problemi con gli altri partiti, ma sono stati nell'ordine delle cose correnti, fisiologici».
Cosa direbbe ai suoi avversari? Chiederebbe loro di non sottrarsi al confronto democratico?«Io sono in politica da democratico e come tale mi impegno. C'è il confronto politico, è inevitabile e giusto che sia così, dato che si è accettato un sistema democratico. Bisogna rispettare chiunque si impegni democraticamente».
Si potrebbe andare verso un'elezione tacita, sarebbe una sconfitta per il Comune?«Ne ho già vissuta una sedici anni fa, ho visto anche votazioni tacite, col Comune che è sempre progredito. Non sarebbe un problema per noi l'evenienza? Non mi interessa, ciò che conta per me è aver presentato una lista forte per legislativo e esecutivo e ne sono contento, di tutto il resto prendo atto».