Cronaca
07.04.18 - 13:000
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:51
LIA, come ti aggiro: personale italiano assunto a tempo presso ditte ticinesi. E lavora come prima...
Ieri nel corso della sua assemblea l'Associazione Interprofessionale di Controllo ha segnalato un escamotage messo in atto, con la complicità probabilmente delle agenzie interinali, per poter operare comunque sul territorio senza essere iscritti all'albo. Come spesso accade, coinvolta l'edilizia
BELLINZONA – LIA mia come ti aggiro. La contestata legge pensata inizialmente per arginare il fenomeno dei padroncini e finita sin da subito nell’occhio del ciclone, tanto che ora la si vorrebbe abolire dopo alcune sentenze che l’hanno stroncata, ha dato il via a escamotage per continuare a lavorare senza violarla.
Uno dei trucchi più comuni, denunciati dall’Associazione Interprofessionale di Controllo, è quello di far assumere il personale di oltre confine, che operava come distaccato in Ticino per ditte che non erano iscritte all’albo, a aziende ticinesi. Soprattutto tramite agenzie di collocamento.
Il lavoratore, figurando così in regola, poteva agire nei cantieri come prima, risultando dipendente. Ma il contratto non durava mai a lungo, e l’AIC parla anche di persone pagate in nero. Si tratta per lo più di gessatori, pittori e falegnami, tutti nel settore edilizio.
Renzo Ambrosetti, presidente di AIC, chiede l’intervento della SECO per arginare questo escamotage, e si lamenta anche della qualità dei lavori eseguiti, parlando da committente.