BERNA – Mauro Antonini, come aveva anticipato il Tg di TeleTicino e come ha confermato Il Corriere del Ticino, è stato trasferito momentaneamente a Berna. Per lui infatti un altro ruolo che non fosse il suo di comandante della Guardie di Confine, dato che non è indagato, sarebbe stato ritenuto degradante e dunque la direzione ha deciso così.
Il cambio di ruolo, infatti, che era stato spiegato come un generico trasferimento ad altre funzioni amministrative, è avvenuto per prassi, è stato detto nei giorni successivi, dovuta all’inchiesta in corso. Antonini, ricordiamo, non è accusato di nulla e non è indagato e lavora dunque al momento nella sede centrale dell’Amministrazione federale delle dogane.
A finire sotto la lente sono stati un 58enne, di cui si monitora anche un’altra attività, legata ad un’azienda di ristrutturazioni di edifici e risanamenti di opere di calcestruzzo, sospeso sino al termine delle indagini, e un 46enne, spostato da altre funzioni. Di lui non sarebbero piaciuti i metodi usati nel suo ruolo di responsabile del personale.
Ma è possibile che sotto ci sia altro. Vige il massimo riserbo, però si sa che il direttore dell’Amministrazione federale delle dogane Christian Bock sarà in Ticino per verifiche, con diversi appuntamenti fissati all’interno del Corpo della Regione IV. Tutto era partito da una segnalazione interna per irregolarità di natura finanziaria, il caso è seguito da vicino non solo dalle Dogane bensì anche sul fronte militare.