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Cronaca
30.07.20 - 10:120

A difesa del serizzo. "Non è vero che è una pietra di scarsa qualità, chi lo dice faccia marcia indietro"

Gualtiero Savio, Medico chirurgo non più in attività e consigliere di maggioranza di Domodossola, si lancia in difesa della pietra richiesta per l'ampliamento del Centro di Tenero. "Capisco la difesa dell'economia ticinese, ma..."

TENERO – La Confederazione ha richiesto come materia prima per l’ampliamento del Centro Sportivo di Tenero il serizzo, scatenando la rabbia della Maurino Graniti SA di Biasca, che parlava di una pietra prettamente italiana e di scarsa qualità, con prezzi bassi: il suo utilizzo metterebbe fuori gioco le ditte ticinesi.

Attraverso ossolanews, gli ha risposto  Gualtiero Savio, Medico chirurgo non più in attività e consigliere di maggioranza di Domodossola, che pur riconoscendo che “l'azione portata avanti dall'industriale Maurino e dall'onorevole Lorenzo Quadri (che ha ripreso la polemica sul Mattino, ndr) sia nobilmente protesa alla difesa di una economia nazionale come quella svizzera e di una economia regionale come quella del Canton Ticino”, difende la qualità del serizzo.

“Mi ha negativamente impressionato il titolo dove il serizzo ossolano viene definito “pietra di bassa qualità”. Questa definizione spregevole, nasce da una lettera di protesta in cui il signor Maurino, della Graniti Maurino SA di Biasca, mette in uno stato di accusa persino il governo elvetico per avere scelto il serizzo ossolano in luogo di una analoga qualità di pietra, meno nota ma sempre appartenente alla classificazione degli gneiss estratta in valle Maggia. Penso che il signor Maurino, sia persona colta e di raffinatezza in architettura e contesti l’accostamento del serizzo ossolano alla pietra della valle Maggia, per meri motivi dovuti alla disomogeneità strutturale e cromatica”, scrive.

Maurino, a suo avviso, con le sue parole denota scarsa conoscenza delle due pietre. “Serizzo ossolano e pietra estratta in valle Maggia, sono coevi, ovvero generati da uno stesso materiale, il granito, nello stesso tempo, e con le medesime modalità in epoche remote, classificate in era mesozoica e periodo giurassico triassico. Con un riferimento temporale che riporta a 250 milioni di anni fa e con una previsione di durata di questi serizzi di altrettanti milioni di anni. Solo con un confronto serio, onesto, basato su dati di chimico fisici e ingegneristici, si possono ricomporre quelle inesattezze che, se nate dall'intemperanza a volte poco controllata da reconditi sentimenti dell'animo umano, trovano il loro correttivo quando le recipro che intelligenze sanno ravvedersi e convincersi degli errori, attingendo a fonti di maggiore certezza”.

E, pur appunto riconoscendo la volontà di proteggere l’economia ticinese, afferma che “in tempi di modernità e di sempre più accentuata globalizzazione del commercio, il serizzo viene ampiamente richiesto e commercializzato in tutto il mondo proprio per le garanzie che questo materiale reca in se ed ampiamente dimostrate da studi indifferenti laboratori mineralogici, oltre che per esperienze ormai centenarie”.

La speranza di Savio è che “l'industriale Maurino, pur avendone parziali ragioni smentisca la frase “il serizzo ossolano e una pietra di scarsa qualità” e di seguito lo possa smentire anche l'onorevole Lorenzo Quadri che al Governo elvetico rappresenta una parte non indifferente di cittadini ticinesi”.

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