LOCARNO – Il blitz andato in scena ieri sera al Festival di Locarno, mentre era in corso la premiazione del regista Luc Jacquet prima della proiezione del suo film “Voyage au Pôle Sud”, è stato rivendicato da Renovate Switzerland, che ha pubblicato le foto della protesta. Il movimento è salito più volte alla ribalta della cronaca per le sue azioni: blocco del traffico in diverse città e, durante l’esodo pasquale, sul passo del San Gottardo. I due attivisti, ha fatto sapere il movimento, sono stati portati in gendarmeria per accertamenti.
I due giovani, un ragazzo e una ragazza, che indossavano una maglietta con la scritta “Act Now”, si sono incollati la mano sul palco, interrompendo i discorsi. Il direttore artistico del Festival, Giona A. Nazzaro, ha deciso di farli parlare, porgendo loro il microfono, e fermando gli agenti di sicurezza: “Non c’è bisogno di fare male, siamo tutti dalla stessa parte”, ha detto.
“Siamo molto felici di essere qui – hanno detto i due attivisti esprimendosi in inglese -. Siamo qui perché il cambiamento climatico fa paura. Siamo qui perché i governi non ci proteggono. Lo vedete voi stessi cosa sta succedendo attualmente in Europa: incendi, tempeste, alluvioni. Questo succederà ancora di più in futuro a causa del cambiamento climatico. Nessuno è salvo. Abbiamo bisogno di agire ora. Non siamo qui per annoiarvi, ci piacerebbe trascorrere la serata in mezzo al pubblico, ma invece la trascorreremo in prigione mentre voi guarderete il film”.