ticinolibero
Cronaca
11.07.24 - 16:110

Ponte Tresa, picchia e violenta la moglie incinta: condannato a sette anni di carcere

Calci e pugni durante il periodo di gravidanza, la proibizione a uscire di casa da sola e l’obbligo a svolgere faccende di casa a piacimento del “marito padrone”

PONTE TRESA – Mette i brividi la storia che giunge da Ponte Tresa, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera, dove un uomo di nazionalità marocchina è stato condannato a sette anni di carcere per reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna, una connazionale di un paio di anni più giovane. La coppia si era conosciuta online prima di andare a convivere. L’inizio dell'incubo.

I rapporti tra i due si sono fatti sempre più tesi dopo il trasferimento a Lavena Ponte Tresa. Calci e pugni durante il periodo di gravidanza, la proibizione a uscire di casa da sola e l’obbligo a svolgere faccende di casa a piacimento del “marito padrone”, come è stato definito nell’aula del tribunale. Ma anche pugni, spinte, mani strette al collo e bicchieri lanciati. Il tutto documentato dai referti medici del pronto soccorso. Ma non è tutto.

L’uomo ha abusato sessualmente della compagna, costringengola a rapporti non consenzienti. Dopo aver trovato la forza di denunciare, la donna è stata accolta in una casa rifugio.

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile