LOCARNO - Il progetto di rilancio del Grand Hotel Locarno, promosso dalla GHL SA, società parte del Family Office della famiglia Artioli e sviluppato da Artisa Group, procede e si avvicina sempre più alla sua realizzazione. Così la nota stampa odierna diramata dai promotori.
La ferma volontà della Famiglia Artioli di riconsegnare ai locarnesi, alla regione e al Canton Ticino intero, il bene culturale restaurato, ha portato dall’inizio del cantiere, alla realizzazione della fondamentale autorimessa interrata, fino all’avanzamento delle demolizioni e rimozioni interne per riportare alla luce la sostanza storica.
“Il progetto di rilancio del Grand Hotel Locarno prosegue e siamo estremamente soddisfatti di come si stia sviluppando. Parliamo di un lavoro complesso, che fa dell’attenzione al dettaglio il tema principale; in quanto bene protetto composto da affreschi ed elementi storici, bisogna essere meticolosi ad ogni passo, ma le persone coinvolte stanno lavorando con attenzione e scrupolosità nel trasformare questa opera d’arte. Non vediamo l’ora di poter riaprire le porte di questo storico albergo dandogli il lustro che merita”, ha dichiarato l’imprenditore promotore del progetto Stefano Artioli.
In quest’ottica la collaborazione con STAN (Società ticinese per l'Arte e la Natura), attivata in funzione del rilascio della licenza di costruzione originale, è proattiva e fattiva ed ha portato l’associazione e il promotore privato a sviluppare insieme, sotto l’egida del Cantone (ufficio beni culturali) il progetto e la realizzazione negli ultimi mesi.
Oggi il progetto fa ulteriori importanti passi verso la riapertura del Grand Hotel Locarno come struttura alberghiera: il promotore, infatti, inoltrando la domanda di costruzione del corpo annesso previsto da sempre nel Piano Particolareggiato, inserisce un tassello fondamentale al complemento d’offerta del Grand Hotel Locarno.
La messa a disposizione di appartamenti, legati alla struttura alberghiera, rappresenta il compimento di un’opera turistica al passo con i tempi, che permetta un uso della struttura anche durante le mezze stagioni, diventandone al contempo un importante sostegno economico. Un elemento necessario per l’avanzamento e il compimento del progetto di rilancio del Grand Hotel Locarno.
L’edificazione del corpo annesso, posizionato in maniera retrostante rispetto al volume principale, è stata prevista in maniera riduttiva rispetto al potenziale costruibile, sia in termini di superficie che di altezza massima, per armonizzarne l’inserimento nel contesto del Grand Hotel Locarno, nel pieno rispetto dell’importanza del bene culturale protetto.
L’obiettivo è quello di valorizzare l’edificio del Grand Hotel Locarno sia nelle proporzioni del basamento principale sia a livello cromatico, per non andare in contrapposizione all’edificio principale. Il lavoro congiunto fatto con STAN ha portato al concepimento di un progetto, curato dall’architetto Ivano Gianola, che ha saputo cogliere le aspettative sia del promotore privato che della STAN medesima.
“Siamo soddisfatti di quanto sviluppato e che i temi da noi sollevati siano stati ascoltati. La collaborazione tra le varie entità coinvolte si sta rivelando proficua sotto diversi punti di vista e stiamo lavorando tutti insieme in una direzione che possa ridare valore a un bene storico dal valore inestimabile”, afferma Tiziano Fontana, presidente della STAN.
Anche il Comune di Muralto si rallegra dell’ottima collaborazione tra il promotore, l’ufficio dei beni culturali e la Stan e ritiene l’approccio del promotore degno di nota, nel rispetto verso il bene culturale. “Il rilancio del Grand Hotel Locarno è qualcosa di fondamentale per Muralto e tutto il Locarnese. Il rispetto della base legislativa vigente è qualcosa che ci permette di proseguire velocemente verso il completamento di un’offerta turistica di valore che possa completare questa rinascita. Siamo molto soddisfatti di come tutte le parti stiano lavorando insieme con un unico obiettivo", ha dichiarato il sindaco di Muralto, Stefano Gilardi.
L’autorità cantonale, che pure ha seguito l’evoluzione del progetto, pur rimandando al corso procedurale della domanda di costruzione, ritiene che la sensibilità dimostrata verso il bene protetto sia un elemento di pregio e qualità di quanto sviluppato da Artisa Group e dal promotore del progetto. In questo contesto si inserisce, inoltre, nel rispetto delle pre-esistenze, il mantenimento della sequoia, albero protetto, alla quale il promotore ha dato un’importanza rilevante.
“Il progetto di trasformazione del Grand Hotel Locarno è un progetto molto importante per Artisa Group e la collaborazione fattiva che ne sta nascendo con i diversi enti coinvolti, che desideriamo ringraziare, è qualcosa che da ancora più valore a quanto stiamo realizzando. L’idea di modernizzare, per le necessità alberghiere attuali, un concetto di quasi 150 anni, oltretutto bene protetto, è una sfida importante che vogliamo portare al massimo del suo valore. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un prodotto di qualità, che possa essere un vanto per tutta l’area Locarnese e per il Canton Ticino. Per questo motivo stiamo analizzando e implementando tutti quei dettagli che permetteranno alla struttura di dare i migliori comfort ai suoi fruitori ed essere al contempo economicamente sostenibile e rispettosa della sostanza storica - afferma da parte sua Flavio Petraglio, CEO di Artisa Group -. L’edificio principale è oggetto di una variante alla domanda di costruzione in quanto si è ritenuto di proporre delle modifiche di progetto che vadano ancor più nella direzione di valorizzazione del ben culturale. In particolare, si prevede il mantenimento del piano delle grotte come spazio per manifestazioni ed eventi, nonché un intervento maggiormente conservativo per i collegamenti verticali interni come scale e ascensori”.
Anche il Parco sarà oggetto di una variante alla licenza di costruzione originale in quanto ne sono stati ottimizzati i contenuti senza snaturarne il concetto iniziale. L’insieme della sistemazione esterna sarà sviluppata secondo i concetti approvati. L’obiettivo del promotore GHL è quello di completare rapidamente la struttura a cavallo tra il 2026 e il 2027, esattamente all’interno delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’apertura del Grand Hotel Locarno e l’ottantesimo del Festival del Film di Locarno, che all’interno del Grand Hotel Locarno è nato.