Politica
31.05.16 - 00:020
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
«Ma vi rendete conto di cosa si nutrono i pesci?»
Scioccante commento della capogruppo leghista a Balerna, Boris Bignasca prende le distanze
BELLINZONA - Lascia decisamente sbigottiti il post pubblicato nelle scorse ore da Adriana Sartori, capogruppo leghista in Consiglio comunale a Balerna. Riprendendo la notizia pubblicata da Il Giornale sulla morte di oltre 700 profughi in mare, la leghista commenta con testuali parole: «Se volete giudicatemi macabra, ma vi rendete conto di cosa si nutrono i pesci che poi NOI mangiamo??? Io sono realista non razzista... ».
Il post ha suscitato l'indignazione della rete, come quella della deputata PLR Natalia Ferrara Micocci, che ha eloquentemente espresso il suo sdegno con un «senza parole». E persino Boris Bignasca, interpellato dal GdP, ha voluto prendere le distanze, dicendosi «sconcertato da questo tipo di esternazioni» considerate «disumane». E poi ha aggiunto, «anche mio papà Giuliano avrebbe disapprovato», sottolineando in seguito la sua disapprovazione, «credo che a certi pseudoleghisti bisognerebbe togliere l'accesso a Facebook».
Vista la bufera, Adriana Sartori ha poi cercato di correggere il tiro. «Non era mia intenzione offendere ne mancare di rispetto a nessuno», ha affermato sui social. «Il mio intento era: è mai possibile che con tutti gli interventi ed i soldi che vengono spesi dall'UE e dalla Svizzera, non si possano fermare gli imbarchi di questa povera gente, che a centinaia alla volta sta morendo annegata». E conclude, «a volte... per scuotere la gente bisogna fare uno scoop!!!! Quindi ringrazio d'essere stata presa in considerazione da Boris Bignasca!».
Forse per «scuotere la gente», se questo davvero era l'intento (e francamente ci sono tutti gli indizi per dubitarne), si sarebbe potuta evitare un'affermazione a dir poco di pessimo gusto. Infatti un altro deputato, Germano Mattei, è intervenuto in modo chiaro: «ci pensi Signora, non poteva esprimersi in peggior modo... almeno si scusi e se possibile cancelli tutto... ». E ancora Natalia Ferrara Micocci, «non trovo pace se non controllo che quelle parole figlie di odio dilagante e ignoranza diffusa siano sparite, cancellate, dall'acqua del mare, chissà. E invece mi tolgo del tutto il sonno, perché trovo un altro post, che non assomiglia neanche lontanamente a delle scuse, e, a corredo, dei commenti che sembrano generati da computer. Sì, forse, è così, corre l'anno 2050, i robot si sono sostituiti a noi. E non hanno cuore. Nè decoro. Nè dignità. Che brutta fine faremo».