Politica
14.12.16 - 12:170
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Verdi, con Rudin la rivoluzione è completa
Eletto il nuovo presidente del Comitato Cantonale, che succede a Nadia Pittà. Il partito si è espresso con decisione contro Riforma III dell’imposizione delle imprese
BELLINZONA - Il rinnovamento in casa dei Verdi continua. Dopo l'elezione di qualche settimana fa dei cinque co-coordinatori Usman Baig, Jessica Bottinelli, Massimo Collura, Ronnie David e Nicola Schönenberger, ieri sera è stato scelto il nuovo presidente del Comitato Cantonale: a succedere a Nadia Pittà sarà Marco Rudin.
Il nuovo eletto viene definito dal suo partito come una persona pacata e diplomatica ma determinata nel perseguire gli obbiettivi, ha maturato esperienza in seno al Coordinamento per l’uscita dal nucleare e ha vissuto da vicino le vicende dei Verdi.
Il Comitato Cantonale si è anche espresso in merito alla Riforma III dell’imposizione delle imprese, con un netto no. «I Verdi del Ticino non appoggiano la nuova proposta di legge. Invece di vegliare all’equilibrio delle finanze pubbliche, il Parlamento ha approvato nuovi privilegi e ulteriori sgravi delle imposte alle imprese mediante una vasta scelta di regali fiscali per le grandi aziende e conseguenti perdite miliardarie per le collettività, in particolare cantoni e comuni. Queste dovranno essere colmate attraverso nuovi tagli alle prestazioni erogate e aumenti d’imposte per i contribuenti. Si teme che alla fine saranno le persone fisiche, i salariati e la classe media, già ora i maggiormente tassati, che dovranno passare alla cassa, con aumenti fiscali, nuove tasse e diminuzioni delle prestazioni alla popolazione. I Verdi del Ticino non intendono sostenere sgravi a pioggia che premierebbero anche le imprese che contribuiscono a creare dumping salariale e disoccupazione, e che impoveriscono durevolmente il nostro cantone distruggendone il territorio e peggiorandone la qualità dell’aria», è la motivazione.