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14.02.17 - 15:080
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

«L'onestà non ha nazionalità, quella frase è stata un errore di comunicazione». I legami fra gli indagati si tingono di... granata

In una conferenza stampa, Beltraminelli e Gobbi hanno annunciato un audit all'Ufficio migrazione e un gruppo di lavoro all'interno dell'Amministrazione per capire i settori sensibili

BELLINZONA - Norman Gobbi è sempre più arrabbiato, vive i casi che stanno sconvolgendo il suo Dipartimento, e in particolare l'Ufficio della migrazione, come un tradimento della fiducia riposta dai cittadini nei funzionari statali. Sul mezzogiorno, lui e il presidente del Governo, Paolo Beltraminelli, hanno tenuto una conferenza stampa. I dati più importanti svelati dai due sono due misure amministrative che, suggerite dallo stesso Gobbi, sono stati approvati dall'intero Governo. «Per prima cosa, verrà eseguito un audit all’interno dell’Ufficio della migrazione per verificare le prassi attuali e future. Tale compito è stato affidato a Guido Corti, già consulente giuridico del Consiglio di Stato, e all’avvocato Perluigi Pasi con il supporto del Controllo cantonale delle finanze», ha spiegato Beltramelli. Inoltre, «verrà costituito un Gruppo di lavoro interno all’Amministrazione cantonale, coordinato dal Cancelliere dello Stato, incaricato di individuare i settori sensibili dell’Amministrazione cantonale e valutare l’efficacia delle misure di controllo interno già esistenti. Il Gruppo di lavoro dovrà inoltre considerare l’opportunità di estendere i compiti del Controllo cantonale delle finanze, attualmente già organo di controllo indipendente all’interno dell’Amministrazione cantonale». Perché i settori sensibili, ha precisato Gobbi, non si limitano a quello della migrazione. Con le limitazioni imposte dall'indagine in corso, si è parlato anche delle due persone fermate, interrogate e poi rilasciate ieri: il 24enne impiegato dell'Ufficio esecuzione e la 49enne che lavora all'Ufficio esecuzione avrebbero operato una fuga di notizie, cioè avrebbero passato informazioni coperte dal segreto d'ufficio e legate all'indagine a terze persone, un atteggiamento che secondo il Consigliere di Stato leghista fa perdere la fiducia nelle istituzioni. La 49enne lavorava da ormai 25 anni, il 24enne invece è stato assunto nel 2014 nel quadro di un programma di reinserimento di chi si trova in assistenza. Anche lui, come il 28enne in carcere da settimana scorsa, ha militato nel Bellinzona (poi le strade dei due si sono divise, il primo gioca nel Sementina, il 24enne nel Taverne), e pare che i rapporti fra i due e uno degli altri arrestati, il 27enne turco, siano nati proprio in quel contesto. Il 27enne risulterebbe essere un frequentatore della curva granata. Nella conferenza stampa, si è parlato anche della frase detta da Gobbi al Tages Anzeiger in merito a come sia stato un errore assumere un italiano. «Il Governo ritiene che si sia trattato di un errore di comunicazione citare la nazionalità, ma concorda che sia indicato assumere svizzeri. L'onestà non ha nazionalità e deve essere prerogativa di tutti», ha detto Beltraminelli, sostenendo che la frase errata sia stata detta da Gobbi ma che il giornale ne abbia approfittato. Intanto, Norman Gobbi, assieme a Paolo Beltraminelli, è stato convocato dall'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio: si vogliono ulteriori informazioni sulle indagini, oltre che discutere del possibile reinserimento di un Servizio di Controllo Interno, anti-corruzione.
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