LUGANO – Qualcuno ha rovinato i manifesti elettorali di Lorenzo Quadri. Purtroppo capita sempre più spesso, solo l’altro giorno Igor Righini aveva denunciato sui social la distruzione della ghirlanda elettorla,e formata da santini e foto, che si trovava nella proprietà dove vive.
“Chi sarà mai stato? Uno di quei maniaci di ordine e pulizia? Uno di quei paladini della proprietà privata, sua, ma non degli altri? Dei bontemponi, o degli imbecilli, hanno distrutto la ghirlanda elettorale che ornava la proprietà dove vivo. Se è uno di quei maniaci dell'ordine e pulizia, avrebbe almeno potuto raccogliere quanto ha buttato in terra. Invece no. Ma noi non ci facciamo cadere le braccia e corriamo forte, andiamo più forte che possiamo. La ghirlanda è tornata, e tornerà, come prima, più di prima”, aveva scritto.
Molti politici che hanno (spendendo tra l’altro soldi) tappezzato il Ticino di cartelloni li hanno visti vandalizzati. La novità che riguarda Quadri è che pare puntare il dito sui colpevoli in modo abbastanza sicuro. Per lui, sono stati i molinari, e non risparmia le polemiche anche contro la collega di Municipio Zanini Barzaghi.
“Brozzoni all'opera: e tre!”, attacca. “È' la terza volta in tre giorni che questo manifesto viene vandalizzato dai brozzoni dell'ex Macello”. Dunque, nessun dubbio. “Ecco cosa intendono gli amichetti del PS - con municipala, presidente sezionale (…) - per "confronto politico corretto" e "rispetto delle idee altrui". "Magari" è ora di fare repulisti in una certa topaia sul Cassarate”.