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09.09.20 - 17:420

Un ex UDC fa sorridere il PLR e infuriare Buhler, che gli dà dell'egoista

Spuhler sedeva in Consiglio Nazionale per i democentristi ed è CEO ad interim di Stadler Rail. "Le sue parole spiegano perchè votare no", affermano i liberali. E il vicepresidente UDC: "Il precariato gli rende la vita facile"

BERNA – Se a lanciare l’assist al PLR e in genere ai contrari dell’iniziativa sulla limitazione è un ex Consigliere Nazionale UDC… la palla va in rete, dove per rete si può benissimo intendere Internet e i social, dove il partito liberale ha pubblicato un giubilante commento: "La Svizzera non otterrà trattati migliori: al contrario finirà penalizzata. In tempi di coronavirus e di franco forte, all’economia elvetica non vanno posti altri ostacoli sul cammino". L'analisi dell'imprenditore UDC Peter Spuhler non lascia dubbi sulla necessità di votare NO all'iniziativa "Per la limitazione" il prossimo 27 settembre”.

Il democentrista in questione è Peter Spuhler, ex Consigliere Nazionale, che invita a respingere l’iniziativa. “Se venisse accolta l’iniziativa non potrà essere evitata la fine dei primi accordi bilaterali”, ha detto al Blick. “L’unica cosa che si avrebbe è incertezza giuridica. La Svizzera non otterrà trattati migliori: al contrario finirà penalizzata. In tempi di coronavirus e di franco forte, all’economia elvetica non vanno posti altri ostacoli sul cammino”, ha rincarato, frase che appunto è piaciuta al PLR.

Spuhler è un imprenditore, è presidente del consiglio di amministrazione e CEO ad interim (da maggio) di Stadler Rail, costruttore ferroviario con 12’000 impieghi di cui 4500 in Svizzera. La sua è quindi una voce che si leva non solo dal mondo politico bensì da quello imprenditoriale.

Le conseguenze, a suo dire, di un sì potrebbero essere davvero pesanti per l’economia svizzera.  “Ad esempio nel ramo ingegneristico abbiamo una grande richiesta di specialisti che non possiamo soddisfare solo con il personale domestico: se non potessimo più importare ingegneri dovremmo trasferire settori aziendali all’estero”.

Sul tema accordo quadro Spuhler concorda con il suo partito, ma ciò non gli evita una bordata da parte del vicepresidente ticinese Alain Buehler. Se la presa di posizione è risultata gradita al PLR, molto meno è piaciuta in casa UDC. “Tutto l'egoismo dell'economia in una sola persona”, ha scritto Buehler.

“Stadler Rail si aggiudica continuamente appalti in tutta Europa nella fornitura di tram e treni, ecco che cosa spinge Spuhler a combattere l'iniziativa per un'immigrazione moderata. Lui preferisce la globalizzazione del precariato, che gli rende la vita facile e gli permette di godere di ottimi profitti, a una sana gestione dell'immigrazione che tuteli la popolazione residente. Non perderebbe nulla grazie alla fitta rete di succursali in Europa, dovrebbe solo compilare qualche formulario in più e impegnarsi un po' di più nella ricerca di personale in Svizzera. Senza dimenticare la formazione, ambito nel quale l'economia dovrebbe metterci un po' più d'impegno...”, prosegue.

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