ticinolibero
Tribuna Libera
25.01.16 - 14:540
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Lettera aperta a Paolo Beltraminelli

Jessica Bottinelli​, candidata municipio Verdi Chiasso

L’ultimo argomento usato dei sostenitori del raddoppio è la sanità. Finalmente diranno gli abitanti del Mendrisiotto! Eh no, attenzione, non ci si riferisce di certo allo stato dell’aria. Il problema esposto dall’on. Beltraminelli è che senza raddoppio le ambulanze non potrebbero più trasportare pazienti ticinesi negli ospedali d’Oltregottardo. Tralasciando il fatto che già ora i casi urgenti vengono trasportati in elicottero, e il ministro della sanità dovrebbe saperlo, non sarà necessario chiudere la galleria perché i lavori necessari potrebbero essere eseguiti durante le normali chiusure notturne per la manutenzione, secondo l’ultimo rapporto dell’Ustra. Certo sempre che per trasportare i pazienti ticinesi non si usino camion da 60 tonnellate; in quel caso effettivamente sarebbe necessario alzare la soletta per rispettare le norme europee come vogliono i raddoppisti.​ Mi spiace davvero leggere che il ministro della sanità sia cosi sollecito per le sorti di questi pazienti; mentre sembra proprio che i problemi legati alle polveri fini PM10 del Mendrisiotto siano per lui un tema senza importanza. I superamenti della soglia di 50 microgrammi al metro cubo non si contano e le misure per contrastare questa situazione sono nulle. Ah no dimenticavo, ci consigliano di non fumare!​ I Verdi del Mendrisiotto sono seriamente preoccupati in quanto la situazione nel Sottoceneri potrebbe addirittura peggiorare. La costruzione del secondo tubo farà aumentare il traffico e gli ingorghi in Ticino, soprattutto a Mendrisio e sulla tratta della A2 fino a Bellinzona. Questo scenario si verificherà anche con una sola corsia di marcia per galleria, come dimostra uno studio realizzato dalla Senozon, "spin-off" del Politecnico di Zurigo e confermato anche da un altro specialista del traffico. Il 73,5% delle merci che passano dalla galleria autostradale del San Gottardo sono merci che partono da un paese Ue destinate a un altro paese Ue, non al Ticino né alla Svizzera. Quei camion ce li ritroviamo in fila alla dogana di Chiasso e in tutto il Mendrisiotto. Il traffico merci da solo è responsabile di circa il 40 % dell’inquinamento atmosferico complessivo lungo l’asse del San Gottardo. Non solo contribuisce a farci ammalare, ma in più ci costa: uno studio pubblicato nel 2008 stima a 60 milioni di franchi l’anno, oltre 400 franchi a testa, i costi sanitari che il Ticino deve sostenere per le PM10 prodotte dal solo traffico pesante sull’autostrada A2. E a questi bisognerebbe aggiungere i danni causati dagli altri inquinanti e tutti gli altri costi esterni a carico della collettività, come incidenti, rumore, danni alle costruzioni, danni climatici, danni alla natura e al paesaggio, rendite mancate, ecc.​ Il 28 febbraio sarà una data cruciale, ci sono in gioco la salute e dei soldi di tutti i contribuenti, anche di quelli che rimangono in Ticino quando sono malati. Jessica Bottinelli​, candidata al Municipio di Chiasso per i Verdi del Ticino
Tags
TOP NEWS Tribuna Libera
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile