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Tribuna Libera
24.09.15 - 16:500
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Abroghiamo la LAMAL e applichiamo il “federalismo sanitario”

di Rocco Cattaneo, candidato PLRT al Consiglio nazionale

La stangata era nell’aria e si è pienamente confermata: l’aumento medio dei premi di cassa malati sarà del 4% a livello nazionale e in Ticino i premi saliranno fino al 4,3%! È vero che i costi della salute crescono, che la popolazione invecchia, che la medicina progredisce, che l’aggiornamento costa… È vero tutto, ma è anche vero che non possiamo più accettare supinamente, anno dopo anno, la solita stangata autunnale sui premi di cassa malati! Non possiamo più dire: hanno deciso a Berna e non ci resta che pagare! Senza accusare nessuno di disonestà, è giunto il momento che i Cantoni prendano in mano il dossier e tutelino i loro cittadini facendo una volta per tutte trasparenza sui costi sanitari. Come vigilano sulla sanità pubblica e privata a livello operativo, i Cantoni devono poter vigilare e intervenire anche sui costi. Facciamo anche in campo sanitario un passo in direzione del vero federalismo! Ogni anno i cittadini sono confrontati con l’aumento dei premi della cassa malati. Il perdurare di questa situazione, fatta di continui aumenti dei premi e revisioni dei modelli assicurativi, sembra non trovar fine. Per far fronte a questo “malessere” della gestione sanitaria è stata a più riprese presentata la ricetta della Cassa malati pubblica – l’ultima volta lo scorso anno -che, però, non ha mai convinto pienamente il Popolo e i Cantoni, che hanno sempre respinto l’idea di conferire allo Stato tutta la gestione della sanità. Ad oggi i Cantoni, insieme ai cittadini che pagano i premi, costituiscono la principale fonte di finanziamento della sanità pubblica e privata. Tuttavia il potere decisionale è soltanto federale, e meglio di competenza del Dipartimento federale dell’interno, diretto dal consigliere federale Alain Berset. La gestione dell’assicurazione malattia è retta dalla Legge federale sull'assicurazione malattie (la famosa LAMal) che fa capo all’articolo 117 della Costituzione federale. Il risultato che ne consegue è il seguente: la Confederazione decide, i Cantoni e i cittadini pagano, senza potersi opporre! La ricetta per uscire da questa situazione (che ha provocato evidenti storture, si pensi alle riserve in eccesso versate per anni dagli assicurati ticinesi ale casse malati), può essere risolta soltanto attribuendo la competenza sanitaria ai singoli Cantoni, che devono poter decidere se operare in piena autonomia oppure attraverso concordati. I Cantoni, sovrani in ambito sanitario, potrebbero infatti decidere come impostare il sistema. Potrebbero mantenere le cose come stanno, optare per una cassa malati pubblica cantonale unica (idea che ha preso corpo nei Cantoni romandi), o creare una cassa malati pubblica cantonale in concorrenza con quelle private. Le soluzioni applicabili sono molteplici e i Cantoni potrebbero rappresentare dei veri e propri “laboratori sanitari”. Ma il presupposto per questa “liberalizzazione” del sistema in senso federalista è l’abrogazione della LaMal, che disciplina il sistema di finanziamento. La Confederazione, in rispetto dell’articolo costituzionale, manterrebbe il ruolo di sorvegliante e attuerebbe attraverso una legge quadro federale delle regole minime di armonizzazione. Per il resto, totale autonomia cantonale in ambito sanitario. Rocco Cattaneo, candidato PLRT al Consiglio nazionale
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