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Tribuna Libera
01.09.16 - 18:280
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

L'inquinamento e le auto

di Carlo Coen, CC PLR di Chiasso

Nel nostro amato Canton Ticino abbiamo due grossi problemi che, sebbene si tenda ad unirli forse per semplificare le cose o per comodità, sono e restano due. Uno è il traffico che continua ad aumentare e, specialmente nella tratta Chiasso-Lugano, è un vero incubo. Il secondo è l’inquinamento. Per lottare contro i picchi di inquinamento atmosferico da PM2,5 e da PM10 in Ticino, il direttore del Dipartimento del Territorio Claudio Zali ha proposto delle misure. Trovando così da ex giudice un suo colpevole: “l’auto”. L’auto è il principale colpevole ed artefice dell’inquinamento atmosferico che ci colpisce quotidianamente. Ma sarà così? È veramente lei la principale colpevole? Da vent’anni siamo sottoposti, tra ecoincentivi e normative Euro 3/4/5 (sta arrivando pure la sei), ad un martellamento mediatico e normativo sulla necessità di rendere le auto più “pulite”. Tra la teoria e la pratica però spesso ce ne passa. Quindi è bene verificare quanto effettivamente il traffico su strada contribuisce all’inquinamento dell’aria. Dai dati corretti del 2016 (Fonte: settori NFR14 (aggregazione da 1A3bi a 1A3bvii e 1A4bi) pubblicati sul database LRTAP), si può osservare che effettivamente le emissione di PM2,5 derivanti dal trasporto su strada sono calate in vent’anni di quasi il 60%. Le motorizzazioni di ultima generazione hanno drasticamente tagliato le emissioni sia di anidride carbonica sia di sostanze inquinanti. Quindi il vituperato traffico e responsabile oggi solo per il 17%. Ad originare invece le PM10 sono soprattutto gli impianti di riscaldamento e di produzione di calore con il 41%. Questi dati sono liberamente consultabili online. Per tali motivi valuto assolutamente imparziali le misure proposte dal Dipartimento di Zali. Misure che colpiscono maggiormente gli automobilisti ticinesi, mentre altri settori in maggior misura responsabili non ne vengono minimamente toccati. Anche alcuni provvedimenti ad effetto, come il blocco del traffico e le targhe alterne si sono rivelati, in Italia, puntualmente inutili. Proposte, a parer mio, dettate solo per far vedere che in cabina di regia si è pensato a qualcosa. Proporre invece qualcosa di strutturale? Nemmeno l’ombra. Per questi motivi sostengo che il nostro partito, il PLR, faccia bene a definire tali progetti “eccessivi” Carlo Coen, Consigliere Comunale PLR di Chiasso
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