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Coronavirus
21.02.22 - 18:380

Più giovani in ospedale col booster. Causa una immunodepressione temporanea?

Il dato emerge da uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità Italiano, con 28 ospedalizzazioni ogni 100mila abitanti per i 19-39enni che hanno avuto la terza dose contro le 23 su 100mila abitanti di chi ha due dosi. L'opinione degli esperti

MILANO - Il booster causerebbe un aumento dei ricoveri tra i giovani tra i 19 e i 39 anni. I dati emergono dall'ultimo rapporto “Covid-19: Sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale” dell'Istituto Superiore di Sanità italiano. E per gli esperti è meglio indagare per capire se si tratta di una immudepressione temporanea causata dal vaccino.

I numeri parlano di  414 ricoveri su 1'463'143 vaccinati, quindi 28 ospedalizzazioni ogni 100'000 persone tra giovani in quella fascia di età tra chi aveva ricevuto il booster. Nel caso invece di persone con due dosi, invece, si parla di 23 ospedalizzazioni ogni 100'000 abitanti, con 1'378 ricoveri su un totale di 5'996'404 vaccinati.

Gli effetti della terza dose stanno emergendo nell'ultimo periodo, con eruzioni cutanee che non rispondono al cortisone, miocarditi e problematiche a livello mestruale (leggi qui). 

Il commento del virologo: "Poca attenzione da parte dei giovani o ADE"

Il virologo Francesco Broccolo aveva detto, a caldo, che il dato, apparentemente una incongruenza, era già emerso nei due rapporti bisettimanali precedenti. Le spiegazioni? Una mancanza di attenzione dei giovani che hanno ricevuto il booster, che non rispettavano le misure per prevenire i contagi, o l'ADE. Ovvero, la terza dose attiverebbe una quota di anticorpi non neutralizzanti che anziché bloccare il virus lo traghetterebbero all’interno della cellula, soprattutto visto che il vaccino si basa su una variante diversa rispetto a Omicron, dominante oggi.

Il fenomeno potrebbe essere anergia, un termine tecnico per dire che il sistema immunitario, venendo ripetutamente stimolato, inizia a non rispondere all’antigene.

"Il sistema immunitario potrebbe trovarsi troppo sotto stress"

Oggi Il Fatto Quotidiano ha approfondito il tema, sentendo vari esperti. E l'ipotesi che la terza dose provochi problemi al sistema immunitario viene citata spesso.

La differenza tra gli epitopi del vaccino, basato sul ceppo di Wuhan, che non è più in circolazione da tempo, potrebbe probabilmente indurre risposte negative. Lo ha ammesso, per esempio, Antonio Cassone, ex direttore delle Malattie infettive all’ISS, l'istituto che ha raccolto i dati.  "Subito dopo la vaccinazione il nostro sistema immunitario sta lavorando per formare una buona risposta difensiva, può trovarsi sotto stress per il sovraccarico e questo rende il soggetto più suscettibile ed esposto a batteri o virus per una certa finestra temporale”.

Potrebbe esserci anche una immunodepressione post-booster temporanea da meglio comprendere”, ha aggiunto il presidente della Società italiana di genetica umana, Paolo Gasparini, spiegando che “i giovani che sono passati indenni alla prime ondate, dopo la dose booster si sono contagiati". 

Numerosi esperti si sono mostrati scettici sulla quarta dose. 

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