LUZHNIKI - La Croazia delle meraviglie vince col cuore (e un po’ di fortuna per un errore difensivo inglese, decisivo), per la terza volta va ai supplementari, ma non deve arrivare ai rigori per conquistare la finale. Affronterà la Francia, comunque vada sarà il miglior risultato nella storia croata.
Si è vista una partita vivace, dalle mille facce: prima meglio l’Inghilterra, poi secondo tempo croato, ai supplementari prima più pericolosi gli inglese e infine ancora i croati a passare.
Pronti via e una punizione magistrale, di quelle da mostrare nelle scuole calcio, di Trippier, porta in vantaggio l’Inghilterra. Croazia un po’ stordita che rischia di subire il pareggio in almeno un paio di occasioni, ma regge.
Nella ripresa, la squadra di Dalic trova il guizzo con uno dei migliori in campo, l’unico che ci aveva provato anche nel primo tempo, ovvero Perisic, che di testa rimette tutto in pareggio. E il copione della partita si rovescia, e l’interista colpisce anche un palo.
Tutto rimandato ai supplementari, con gli inglesi che provano a riprendere il bandolo della matassa, sfruttando anche il fatto che, appunto, è la terza volta nei prolungamenti per gli avversari, e ci riescono. La chance migliore è però per Mandzukic, con l’ottima uscita di Pickford. Ma nel secondo tempo, un campanile alzato in difesa e una dormita collettiva fanno sì che lo juventino sbuchi dietro a tutti e trovi la rete decisiva, per il delirio del pubblico croato. Niente da fare per un’Inghilterra a trazione super anteriore, che rischia anche di subire un’altra rete.
La finale, dunque, sarà Francia-Croazia. Nel 1998 la miglior Croazia della storia si arrese in semifinale con i galletti, ora ha già riscritto la leggenda. Con questo cuore, può mettere in difficoltà chiunque, transalpini avvisati.