ticinolibero
Tribuna Libera
12.05.16 - 16:000
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Un bel sì per la nostra scuola!

di Roberto Martinotti, presidente VPOD Ticino

Ritengo che per il futuro dei nostri ragazzi e studenti dobbiamo sostenere le iniziative lungimiranti e appositamente elaborate per il miglioramento della scuola dell’obbligo. Per i giovani bisogna saper investire e guardare lontano. Loro sono il nostro futuro. L’iniziativa “Rafforziamo la scuola media, per il futuro dei nostri giovani” è un investimento che potrà far risparmiare denaro alle famiglie, al Cantone e ai Comuni, in quanto propone un insegnamento migliore, in classi con un numero adeguato di allievi. L’iniziativa chiede infatti classi più piccole per permettere agli allievi di raggiungere meglio i loro obiettivi grazie ad un insegnamento differenziato: - in modo che gli allievi deboli possono raggiungere un livello adeguato - in modo che gli allievi precoci possono progredire più velocemente nelle loro conoscenze. Non ditemi che non credete che in classi piccoli si lavori meglio. Il docente avrebbe più tempo a disposizione da dedicare per tutti gli allievi e riuscirebbe a raggiungere meglio gli obiettivi posti all’inizio dell’anno scolastico. Classi grandi possono infatti diventare ingestibili e, spesso, il burnout di cui parecchi docenti soffrono è causato dall’impossibilità di poter gestire gli allievi in glassi grandi. L’iniziativa popolare crede nella socializzazione degli allievi, nella possibilità di condivisione di momenti comuni all’esterno delle proprie aule, in spazi diversi, come la mensa scolastica e i doposcuola. La possibilità di disporre in tutte le sedi scolastiche di una mensa favorisce e stimola gli allievi alla conoscenza reciproca e allo scambio di opinioni in ambiti differenti: il momento pranzo, può diventare strumento di riconoscimento e di appartenenza al nostro tessuto sociale. Non va dimenticato poi che in molte famiglie, per arrivare alla fine del mese, devono lavorare entrambi i genitori. L’istituzione di mense scolastiche dà ai genitori la tranquillità di poter lavorare senza il pensiero di lasciare i propri figli soli a casa sul mezzogiorno. Non nascondiamoci dietro ad un dito: questa è la realtà di molte delle nostre famigli ticinesi. Diamo loro una risposta positiva, intelligente e razionale. L’iniziativa getta anche le basi per il miglioramento dell’orientamento scolastico e professionale di ragazzi in formazione, che guardano con apprensione al proprio domani. È un aiuto supplementare per capire quali potrebbero essere le strade da percorrere, un valido aiuto per il futuro dei nostri giovani. “La scuola che verrà”, proposta dall’on. Bertoli, è un modello rivoluzionario, che va ancora analizzato a fondo: e va corretto ascoltando seriamente e facendo partecipare attivamente tutte le componenti della scuola. L’iniziativa “Rafforziamo la scuola media, per il futuro dei nostri giovani” è una realtà dell’oggi, applicabile subito, a costi sostenibili e che non preclude future innovazioni pedagogiche. Per questo auspico che il cittadino abbia il coraggio di dire SI all’iniziativa in votazione il prossimo 5 giugno.Roberto Martinotti, presidente VPOD Ticino
Tags
TOP NEWS Tribuna Libera
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile