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Tribuna Libera
05.11.20 - 16:080

D'Urso a Wicht: "Privarci dei frontalieri sarebbe un autogol. Diverso sarebbe che mi dimostri che causano loro i 350-400 contagi giornalieri..."

"Le aziende per cui i frontalieri hanno ruoli vitali dovrebbero assumere nuovo personale last minute senza poi poter licenziare, rischierebbero il fallimento. Non ha senso cercare chi sta peggio o un colpevole"

di Mirko D'Urso*

Caro Omar Wicht, secondo me, il tuo ragionamento è sbagliato .

Prima di tutto il tuo “odio politico” nei confronti dei frontalieri è noto a tutti. Io stesso credo che siano troppi e le misure per far sì che vengano assunti solo quelli che per merito o per necessità sono utili al Ticino sarebbero abbastanza facili da attuare. Ne ho già parlato spesso, ma non voglio reiterarle in questo post.

In questo periodo privarsi dei frontalieri sarebbe ancor di più un clamoroso autogol per il nostro cantone.

Prima di tutto non possiamo fare a meno di tutto il personale ospedaliero che arriva dall’Italia in questo momento drammatico di emergenza sanitaria. Se allo stato attuale i posti letto in terapia intensiva in Ticino non mancano (in altri Cantoni invece sono messi male), la situazione del personale è davvero delicata. E senza di loro saremmo al collasso totale, con tutte le conseguenze del caso.

Questo il motivo sanitario per basterebbe a farti capire che la tua proposta ha poco senso.

A livello economico sarebbe altrettanto penalizzante privarci della loro manodopera perché a rimetterci maggiormente sarebbero proprio tutte le attività produttive cantonali che, in un momento drammatico finanziariamente parlando per molte di loro, dovrebbero cercare di assumere nuovo personale last minute senza poter dall’oggi al domani licenziare altri dipendenti, aumentando così i costi del personale e della sua formazione. E chi non potrebbe assumere rischierebbe di fallire.

Nella tua presa di posizione scrivi: “Se poi ci dovessero essere delle necessità lavorative necessarie (sigh!..) si potrebbero trovare soluzioni, ecc, ecc”

Ci sono frontalieri che sicuramente tu reputi poco utili alle “necessità lavorative necessarie” del cantone, ma sei sicuro che in molti casi non ricoprano dei ruoli “vitali” per l’azienda stessa e che siano laboratori difficilmente sostituibili?

Come sai io ho un centro artistico a lugano che ha circa 40 insegnanti. Li pago tutti uguali.
Molti sono svizzeri o residenti, soprattutto nella sezione musica classica visto che Lugano ha un conservatorio e in parte anche nella sezione teatro avendo tante nuove realtà professionali interessanti formate da attori e registi di alto livello. Ma ad esempio nella sezione danza o in quella di musica moderna i miei insegnanti sono quasi tutti frontalieri. E questo semplicemente perché in Ticino non è facile trovare insegnanti di queste sezioni che siano formati e diplomati e quei pochi che ci sono magari lavorano già in altre realtà.

Ma questo perché storicamente il Ticino non ha centri di formazione per professionisti per quelle discipline. Io non scelgo lo svizzero o il Frontaliere, ma scelgo la sua persona, il suo Cv artistico. E come me, molti altri agiscono allo stesso modo. In tutti i settori. Purtroppo non tutti. E privarci delle loro figure sarebbe per noi deleterio. Ci porterebbe a dover sospendere la nostra attività e probabilmente a chiudere definitivamente la scuola che conta ad oggi 600 allievi.

Cosa dovrei fare io ad esempio? Chiamare te come sostituto dell’insegnante di Tip Tap o dell’insegnante di Stunt? Facciamo di danza classica? 

In questo momento Omar, dobbiamo fare tutto il possibile per salvaguardare ovviamente e principalmente la salute dei cittadini, ma nel limite del possibile tutelare anche la nostra economia, evitando di penalizzarci stupidamente. Sarebbe davvero controproducente.
Già la situazione è difficile per tante tante aziende. Se poi dovessimo farci questi autogol sarebbe drammatico.

Se poi tu mi portassi uno studio scientifico (non ipotesi campate per aria) dove mi dimostri che i frontalieri causano i 350-400 casi giornalieri di contagiati ticinesi, allora sarei il primo a chiedere ai miei insegnanti italiani di restare a casa. Ma non è così e lo sai benissimo anche tu.

La percentuale di positivi di ieri mercoledì 4.11 in Ticino era pari circa allo 0,0011% (11 persone positive ogni 10000 abitanti per intenderci) della popolazione.

In Lombardia era pari circa allo 0,00077 (7,7 persone positive ogni 10000 abitanti).
Quindi in questo momento è maggiore il rischio di contagio in Ticino rispetto a quello che si ha in Lombardia.

Per non parlare dei dati Svizzeri.
Siamo messi malissimo.

Paradossalmente seguendo il tuo “ragionamento” dovremmo chiudere il Gottardo, non di certo le dogane con l’Italia. Ovviamente non la penso nemmeno in quel modo e credo che queste teorie che sono alla ricerca dell’untore sia ciò che di meno abbiamo bisogno in questo momento.

Concludo dicendoti che secondo me in questo momento dovremmo davvero evitare di cercare costantemente un nemico, uno peggio di noi, un colpevole. Non serve. A nessuno.

*Direttore MAT

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