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Elezioni 2019
01.04.19 - 09:590
Aggiornamento: 11:52

Cattaneo: "Il secondo seggio, a scapito del PS, è possibile. Il buonismo non paga!"

Il Consigliere Nazionale chiede un 'serrate i ranghi' finale al suo partito. "Le elezioni non sono un gioco. Concordo con Rigozzi. Non sosteniamo candidati di altri partiti per simpatia o incoraggiamento"

di Rocco Cattaneo*

Sono pienamente d’accordo con le riflessioni di Gerardo Rigozzi pubblicate su Opinione Liberale: se il 7 aprile il PLRT dovesse fallire la riconquista del secondo seggio perso nel 2011 a beneficio della Lega e perdere la maggioranza relativa in Gran Consiglio, rimarrebbe “un’anatra azzoppata”. 

Per questo motivo, continua Rigozzi, appare assai singolare che eminenti personalità del partito invitino più o meno esplicitamente a sostenere altre forze politiche, in particolare il Partito socialista. Una singolarità che appare ancora più incomprensibile e clamorosa alla luce dell’ultimo sondaggio pubblicato dal Corriere del Ticino: il nostro partito avrebbe la possibilità di recuperare il secondo seggio con Alex Farinelli, proprio ai danni del PS. I socialisti devono infatti ottenere almeno la metà più uno dei voti del PLR. Determinanti in questa battaglia finale saranno gli indecisi, che sono ancora l’11% del campione.

Nonostante il sondaggio propenda per un “Governo fotocopia”, non è ancora detta l’ultima parola. I margini per tentare il raddoppio ci sono ancora! 

Ecco perché bisogna mobilitare gli elettori, che siano militanti o simpatizzanti, convincendoli che in questo momento cedere o disperdere voti sarebbe un errore gravissimo che potrebbe compromettere un risultato a portata di mano. 

Per farcela però bisogna votare PLRT (anche per il Gran Consiglio), e non cedere alla tentazione di mettere la crocetta sulla scheda senza intestazione, e nemmeno sostenere candidati di altri partiti per simpatia o incoraggiamento.

Le elezioni non sono un gioco: sono il momento in cui nei sistemi democratici si delineano le posizioni e gli equilibri che formano Governo e Parlamento per i prossimi 4 anni! 

Come fa da sempre, la Lega ha continuato, domenica dopo domenica, a sparare bordate contro il PLRT, perché si rende conto che il nostro partito rappresenta l’unica minaccia alla sua supremazia. 

Ma la strategia del PLRT è quella di mettere in discussione il seggio socialista (e non il secondo leghista, difficilmente attaccabile), con l’obiettivo di riprendere le redini del DECS, in particolare dopo la bocciatura popolare di una riforma scolastica pasticciata e priva del necessario consenso politico.

Il nostro partito non è una macchina che produce slogan demagogici e false promesse, non è fatto da persone che si spargono addosso incenso dicendo “guardate come siamo bravi, ecco cosa abbiamo fatto”. Il nostro partito continua a scommettere sulla serietà e sull’importanza di creare progresso in molti ambiti come il mondo del lavoro, la formazione, le opere infrastrutturali, la politica regionale, la sicurezza e l’equilibrio delle finanze pubbliche. Una premessa quest’ultima affinché lo Stato possa svolgere al meglio il suo ruolo in favore dei cittadini, specialmente di quelli più in difficoltà. E sulla necessità di riformare la scuola e con essa la formazione (di base e professionale), al fine di creare un tessuto sociale fatto di persone solide, capaci e consapevoli.

In politica, concludeva Gerardo Rigozzi, il buonismo è segno di debolezza. E noi liberali radicali, in questi anni, siamo stati troppo buonisti. Proviamo a non esserlo in questa manciata di giorni che ci separa dal 7 aprile poiché il buonismo non paga!

*Consigliere nazionale PLR

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