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Elezioni 2019
20.10.19 - 19:120
Aggiornamento: 21:40

Congiunzione promossa o bocciata? Caprara: "Sapevamo del malessere". Dadò: "Ora lavoriamo per Merlini"

Anche per Giovanni Merlini "essa potrebbe aver penalizzato il nostro partito". Bignasca suona forse il de profundis per il sistema dei Colonnelli: "Dobbiamo risolvere il problema nelle prossime settimane"

LUGANO – Il PPD ha salvato i due seggi al Nazionale e Filippo Lombardi è stato il più votato per gli Stati. E a Melide, dove si sono ritrovati i sostenitori del Partito, c’è stata grande festa. “Oggi sono stati premiati anche i nostri temi e i nostri argomenti", ha commentato il vicepresidente, Giorgio Fonio, alla RSI. "È stato un risultato al cardiopalma, essere PPD è come essere tifosi dell’Ambrì. Si soffre sempre”.

“La congiunzione aveva come scopo la riconferma dei 4 seggi", ha detto il presidente Fiorenzo Dadò ai microfoni di TeleTicino. "Ora si tratterà di lottare per la conferma di Lombardi e l’elezione di Giovanni Merlini agli Stati. Da domani bisognerà lavorare uniti nella stessa direzione e senza alcuna polemica”.

Meno festosa l’atmosfera in casa PLR. Bixio Caprara lo ha ammesso: “Non possiamo essere completamente soddisfatti, ma sapevamo c’era un certo malessere rispetto alla congiunzione con il PPD. Ma sul piano dei seggi abbiamo ottenuto quello che volevamo: la riconferma dei nostri due e dei due del PLR. Dovremo sensibilizzare anche gli scettici sull’importanza della battaglia per il ballottaggio”.

A Keystone-ATS ha parlato invece Giovanni Merlini, che è sorpreso dal risultato di Marco Chiesa e in generale per quello dei Verdi, dato che a suo avviso il tema ecologista era più sentito in altre parti del Ticino. In merito alla congiunzione col PPD, "anche per riconfermare i due seggi popolari-democratici al Nazionale a scapito della Lega, potrebbe aver penalizzato il nostro partito. Per il ballottaggio spero nel voto utile da sinistra".  

Delusa, infine, la consigliera nazionale leghista Roberta Pantani, che dopo 8 anni non è stata rieletta. “Mi dispiace di non poter continuare il mio lavoro a Berna", ha detto alla RSI. "Ma è giusto rispettare la volontà dei ticinesi. Gli elettori hanno deciso e da domani la mia vita non sarà più a Palazzo federale. Sul secondo seggio della sinistra pochi avevano dubbi, la domanda era a scapito di quale alleanza sarebbe andato”.

L’alleanza di centro, con il patto PLR-PPD, ha aggiunto Pantani, "ha lavorato meglio della nostra. I temi portati avanti dalla nostra area resteranno comunque oggetto di discussione nella prossima legislatura. Ringrazio chi mi ha confermato fiducia. Non è andata come speravamo”.

Infine Pantani ha detto la sua sulla riorganizzazione della Lega: “È prematuro ripensare la governance dei ‘colonnelli’. Bisognerà fare una riflessione importante, certo, e forse dare più spazio ai giovani”.

Su questo invece è di parere diverso Boris Bignasca: "Probabilmente il modello di governance dei colonnelli ha raggiunto un momento di stanca, che dovremo rivalutare nelle prossime settimane. Ma intanto ora facciamo i complimenti a tutti gli eletti, anche se con dispiacere per chi non ce l'ha fatta", ha detto alla RSI.

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