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Elezioni 2019
22.10.19 - 11:380

Dall'Italia esultano. "Non rieletta la leghista di ferro che da cinque anni conduceva una battaglia per la chiusura notturna dei valichi minori"

Il voto viene letto dalla Provincia di Como come una conseguenza del fatto che le preoccupazioni per il clima superano ormai in Ticino quelle per i frontalieri. Dell'UDC si dice che "è noto per le posizioni anti-frontalieri"

COMO – Oltre Confine non potevano non guardare il voto svizzero e in particolare ticinese. E lo tsunami verde, come è stato definito, per la Provincia di Como significa che i frontalieri fanno meno paura.

Il giornale, che non ha mai lesinato critiche e attacchi alla destra, scrive infatti che “l’avanzata ecologista ha permesso alla candidata dei Verdi, Greta Gysin, di staccare un biglietto per il Consiglio nazionale, strappando il seggio ad una “big” della politica ticinese come la leghista di ferro Roberta Pantani, che da cinque anni stava conducendo una battaglia a suon di mozioni per la chiusura notturna dei valichi minori”.

Dunque, un soggetto ‘scomodo’, si potrebbe dire, per l’Italia.

“D’altronde, in un recente sondaggio, gli elettori svizzeri hanno confermato che “l’emergenza climatica” è la loro “prima preoccupazione”, si legge ancora: come a dire, non più i frontalieri ma il clima.
Della Lega si dice che ha confermato il seggio di Quadri, nonostante il periodo definito difficile da Bignasca. Anche l’UDC viene menzionata, come “partito guidato in Ticino da Piero Marchesi e noto per le sue posizioni anti-frontalieri”.

Della campagna elettorale si sottolineano i “toni aspri”, citando la polemica sui dipendenti frontalieri di Ghiggia, e la scarsa partecipazione.

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