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La foto pubblicata da Dadò su Facebook
Elezioni 2019
28.10.19 - 11:210

Polemiche da campagna elettorale. Dadò, gli sherpa e "il turismo di massa che rovina la catena himalayana"

Il presidente del PPD ha postato una foto con dei suoi amici della regione con in mano il santino di Lobmardi. E la verde Crivelli Barella: "Impatto ecologico dell'operazione?". Lui ribatte: "È mai possibile tutto questo fanatismo?"

HIMALAYA – Fiorenzo Dadò si trova sull’Himalaya. Da sempre la montagna è la grande passione del presidente del PPD, che ne ha approfittato per pubblicare una foto di sostegno al suo candidato agli Stati Lombardi e al liberale Merlini: due giovani del luogo con in mano i santini, con loro una persona più anziana.

“Anche dalle montagne dell’Himalaya sostengono Filippo Lombardi al Consiglio degli Stati ed anche Giovanni Merlini”, scrive il popolare democratico.

In campagna elettorale ogni pretesto è buono per far polemica, e fra qualcuno che scherzava parlando di “galoppinaggio estero” o “se sulle montagne dell' Himalaya lo sostengono e lo vogliono, glie lo cediamo volentieri”. Parte anche una polemica politica e sul clima.

Ecco Claudia Crivelli Barella, dei Verdi: “Impatto ecologico dell'operazione?....questo turismo di massa rovina luoghi magici, peccato”.

Piccata la replica di Dadò: “per favore non dire stupiate se non conosci nulla . Sono qui dai miei amici Sherpa nella valle del Khumbu, dopo che nel 2015 li avevo aiutati, grazie anche alla generosità di diversi ticinesi, a ricostruire la casa distrutta dal terremoto. Ma è mai possibile tutto questo fanatismo?”.

Non molla la deputata: “La catena hymalaiana è funestata dal problema del turismo di massa, e i voli per raggiungerla non sono certo a impatto zero... uno può fare ciò che crede in scienza e coscienza, ma questo genere di viaggi non sono tanto da sbandierare.... Non si tratta di fanatismo, ma di buon senso”.

Ancora Dadò: “È mai possibile che c’è sempre da far polemica anche laddove non c’è proprio nulla di male? A impatto zero è solo la pista di ghiaccio in piazza grande a Locarno che ogni anno organizza la tua coordinatrice”.

Nasce anche una discussione con il socialista Marco Jermini, che col presidente popolare democratico si becca sulle cosiddette “coltellate alle spalle”. Il clima è caldo, insomma.

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