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01.02.24 - 10:550
 

Conflitti genitori-figli: affrontarli con la “comunicazione empatica”

L’Associazione Empa-Ti propone attività che offrono spunti educativi per gestire lo stress, esprimere le emozioni e creare relazioni familiari serene. Ma di cosa si tratta in concreto? Scopriamolo con le fondatrici, Elena Fornera e Candice Mondada

LOSONE – Il mestiere di genitori è forse il più difficile del mondo. Per quanto sia desiderato, per quanto ci si senta pronti e preparati, si conti di poter fare affidamento sulla propria esperienza, sui propri vissuti e sull’istinto materno – o paterno che dir si voglia - nell’educare e crescere un figlio si commettono un mucchio di errori. Con amore, in assoluta buona fede, ma comunque si sbaglia. E questa sconfitta dà adito a una valanga di dubbi, timori, senso di inadeguatezza, frustrazione, e altri sentimenti negativi che si ripercuotono inevitabilmente sul rapporto con i nostri figli e anche sulla relazione di coppia.

Ecco allora l’importanza di saper educare con empatia. Abbadonare i metodi impositori e autoritari, così come quelli lassisti, e dedicarsi all’ascolto dei bisogni e delle emozioni dei nostri figli. Insegnar loro a comprendere a loro volta le nostre esigenze e i nostri sentimenti. Aiutarli a gestire emozioni dirompenti come la rabbia e a veicolarla nel modo migliore, aiutare i genitori a vivere lo scontro in modo rispettoso trovando un punto di incontro.

Tutto ciò potrebbe apparire complesso, e, in effetti, lo è. È con questa consapevolezza che nel 2018, a Losone, è nata l’Associazione Empa-Ti, dall’intento di alcune madri del Locarnese desiderose di promuovere progetti di sostegno ai genitori e alle loro famiglie, per favorire la crescita dei bambini in ambienti emotivamente stabili e stimolanti, sviluppando legami affettivi adeguati e imparando a gestire i diversi conflitti che possono sorgere in ambito familiare.

Per conoscere meglio questa realtà, ne abbiamo parlato con le fondatrici, Elena Fornera e Candice Mondada, rispettivamente segretaria e presidente dell’Associazione.

Da quale esigenza nasce Empa-Ti, e che obiettivi si propone?

“Dall’osservatorio privilegiato di insegnanti di scuola media, abbiamo potuto riscontrare negli anni che sempre più genitori si trovano confrontati con situazioni difficili, senza avere gli strumenti adeguati per farvi fronte. Le strategie messe in atto fino a quel momento si rivelano inutili, e l’adulto prova un senso di impotenza e frustrazione perché si sente in balia del figlio. I progetti di Empa-Ti intendono dunque contribuire ad anticipare futuri problemi educativi di genitori o educatori a contatto con adolescenti, sensibilizzandoli quando i figli sono ancora piccoli, agendo così in un’ottica di prevenzione”. 

Quali sono i vostri principali progetti, e come si svolgono?

“Alla base dei nostri progetti c’è la Comunicazione Nonviolenta, che propone un tipo di gestione delle emozioni, nonché dei conflitti interiori e interpersonali, che permette di prendere coscienza delle proprie emozioni e di conoscere alternative per gestirle, considerando i bisogni delle parti coinvolte in una relazione. In ambito genitoriale propone, ad esempio, di porre dei limiti senza necessariamente entrare in conflitto assumendo un ruolo autoritario, oppure di gestire la rabbia, propria o del bambino - nonché futuro adolescente e adulto  - con maggior fiducia nelle proprie capacità e meno paura, affinché tale emozione non sfoci in atteggiamenti permissivi o violenti. La fiducia dei genitori in se stessi è un punto basilare nel percorso di accompagnamento dall’infanzia alla vita adulta, ed è fondamentale per coinvolgere i figli nei processi decisionali familiari, considerando le loro opinioni e aiutandoli ad esprimerle. Il processo di apprendimento del bambino potrà avvenire grazie all’imitazione e all’esempio concreto fornito dai genitori, famigliari o adulti di riferimento nelle situazioni quotidiane”. 

Le fondatrici entrano poi nel dettaglio: “Uno dei nostri principali progetti si chiama ‘Educare con empatia: quali strumenti per affrontare situazioni di stress in famiglia e creare relazioni più serene?‘. In quest’ambito, Empa-Ti - in collaborazione con i Centri di socializzazione per genitori e bambini in età prescolare  - dal 2019 offre in tutto il Ticino incontri gratuiti, della durata di un’ora e mezzo circa ciascuno, in cui delle formatrici certificate in Comunicazione Nonviolenta - Elena Bernasconi Tabellini e Olivia Della Croce - sono a disposizione per affrontare situazioni problematiche legate alla prima infanzia, di volta in volta sollevate dai genitori: ad esempio la gestione della rabbia, i litigi, la gelosia tra fratelli, come imparare a porre dei limiti, etc…”.

All’incontro partecipano anche i bambini – in età da 0 a 4 anni – e se talvolta si verificano delle situazioni di stress o conflittuali, le formatrici possono mediare direttamente insieme ai genitori attraverso l’osservazione dei bisogni di ciascun attore coinvolto nella relazione (bambino-genitore, bambino-bambino, bambino-educatore).

“È bene precisare che quando parliamo di Comunicazione Nonviolenta non intendiamo dire che bisogna essere sempre gentili. Arrabbiarsi è sano e naturale, non è a prescindere una reazione che dobbiamo cercare di evitare, anzi; reprimerla avrebbe effetti negativi per tutti”, sottolineano Fornera e Mondada. “Dobbiamo solo esserne consapevoli e viverla nel rispetto di chi sta intorno, considerando anche l’altro. Non si tratta di trovare un compromesso, in cui tutte le parti sono scontente, ma di allenarsi alla creatività per trovare una soluzione che soddisfi i bisogni delle persone coinvolte”, spiegano ancora le fondatrici. “Mentre i bambini giocano con i loro genitori, la formatrice di Comunicazione Nonviolenta interagisce con tutto il gruppo, fornendo spunti utili per affrontare situazioni di tensione”.

Per l’anno scolastico 2023-24, questo progetto è attivo in dieci Centri di socializzazione in Ticino: Losone, 4 centri a Locarno (Arca – mamme diurne –; Associazione al Boschetto; Mirabimbi), Rivera, Taverne, Lugano, Bellinzona, Monte Carasso. Un ciclo prevede circa 6–8 incontri. Lo scorso anno (2022/23) sono stati organizzati complessivamente 42 incontri in 8 Centri, per un totale di 536 presenze. 

Il sostegno del Cantone

Tutti gli incontri di Empa-Ti sono gratuiti, perché il progetto è riconosciuto e sostenuto finanziariamente (nella misura del 75%) dal Programma cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione dei bambini e dei giovani del Dipartimento della sanità e della socialità.  

Potete tracciare un bilancio delle attività nel corso degli anni, e quali novità avete in serbo per l’anno a venire?

“Nei suoi quattro anni di attività, l’Associazione Empa-Ti ha riscosso un apprezzamento crescente. Grazie al passaparola fra genitori, il numero di partecipanti è costantemente aumentato.  Nel 2020, durante la pandemia, abbiamo offerto ai genitori la possibilità di partecipare a degli incontri online con il progetto SOS-Genitori, ora terminato. Via via l’offerta si è estesa a più Centri di socializzazione, alcuni dei quali ripetono l’esperienza ogni anno”. 

Oltre agli incontri con genitori e figli, su richiesta degli interessati, in alcuni Centri sono stati organizzati anche incontri per soli genitori, per affrontare le tematiche in modo diverso e approfondirle.

Iniziative o progetti particolari da segnalare o promuovere per il 2024?

“Per quest’anno desideriamo sostenere due progetti della nostra formatrice Elena Bernasconi Tabellini, che ci stanno particolarmente a cuore”, spiegano Fornera e Mondada. “Si tratta di un libretto da offrire a tutti i neogenitori ticinesi, e di un corso per coppie che desiderano avere figli o sono diventati da poco genitori. Per entrambi, l’obiettivo è far riflettere sui valori che una coppia condivide, per permettere di prendere decisioni importanti - come sposarsi, avere un figlio, costruire una famiglia - in modo più consapevole. In altre parole: meglio conosco me stesso e ciò che è più adatto a me, meglio conosco il mio partner e più prenderò decisioni che fanno bene a entrambi; di conseguenza i figli potranno crescere con maggiori possibilità di esprimere il loro potenziale nel rispetto di chi li circonda”. 

Il crowdfunding

Per la realizzazione di questi due nuovi progetti, Empa-Ti è alla ricerca di sostenitori. Chi fosse interessato, può offrire il proprio contributo tramite un’offerta finanziaria o diventando membro attivo oppure socio: la quota annua ammonta a 30 franchi per le persone fisiche, 50 franchi per le famiglie e 100 franchi per le persone giuridiche.

Maggiori informazioni sull’Associazione Empa-Ti e i suoi progetti sono reperibili sul sito: www.empa-ti.org

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