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Tribuna Libera
24.11.15 - 12:320
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

SSR e OSI: il Consiglio di Stato intende intervenire?

di, Maurizio Agustoni, PPD+GG

Sabato 21 novembre 2015 abbiamo appreso dai media che la SSR avrebbe inviato negli scorsi giorni alla Orchestra della Svizzera italiana (OSI) una lettera nella quale l'ente comunica di voler disdire la convenzione attuale per il 31 dicembre 2017 e rinegoziare l'annuale contributo di due milioni di franchi. Oggi l’OSI riceve attualmente 4 milioni di franchi dal Cantone, 2 milioni di franchi dalla SSR, 700'000 franchi dalla RSI, 500'000 dalla città di Lugano e 400'000 dall'associazione Amici dell'OSI, nonché altri sostegni di minore entità da altri enti pubblici e privati. L’OSI rappresenta un elemento di rilevanza fondamentale nel panorama culturale ticinese; fondata nel 1935 come Orchestra di Radio Monte Ceneri l’OSI è stata diretta da “mostri sacri” della bacchetta come Ansermet, Stokowski e Celibidache ed ha collaborato con compositori di fama mondiale come Richard Strauss, Pietro Mascagni e Arthur Honegger. Negli 80 anni della sua storia l’OSI ha costituito un indiscutibile punto di riferimento per la vita musicale e culturale del nostro Cantone; l’OSI – oltre a contribuire alla crescita culturale nel nostro Cantone e nel Grigioni italiano – è inoltre una straordinaria ambasciatrice della Svizzera italiana in Svizzera e all’estero, attraverso la sua importante attività concertistica fuori dai confini cantonali. L’eventuale riduzione del contributo solleva qualche domanda circa l’attenzione della SSR nei confronti della Svizzera italiana. È importante far presente a SSR che una diminuzione del contributo in questione potrebbe mettere in discussione la futura esistenza dell’OSI. Siamo consapevoli che la SSR sia nella condizione di operare dei contenimenti della spesa, ma riteniamo inconcepibile che i tagli vengano effettuati su un così importante vettore di sviluppo culturale. Il Gruppo PPD interroga il Consiglio di Stato come segue: 1. Il Consiglio di Stato è stato informato della decisione di SSR di disdire la convenzione con l’OSI? 2. Il Consiglio di Stato come valuta questa decisione? 3. Quali potrebbero essere le conseguenze dell’attività dell’OSI di una decurtazione del contributo della SSR? 4. Il Consiglio di Stato intende intervenire presso la SSR affinché l’ente radiotelevisivo rientri sui suoi passi? Se sì come?Maurizio Agustoni a nome del Gruppo PPD+GG
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