ticinolibero
Tribuna Libera
30.01.17 - 20:000
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Perché tagliare ancora nel settore sociosanitario?

di Francesca Remy Lauria, infermiera e vicepresidente VPOD Ticino

Sono un’infermiera attiva da anni presso un Servizio d’assistenza e cura a domicilio e mi permetto di invitarvi a votare contro il peggioramento dei Servizi di assistenza e cura a domicilio per non intaccare la qualità dei servizi a domicilio per gli anziani, gli invalidi e le famiglie. Non vi è dubbio inoltre che la riduzione delle spese dei Servizi di assistenza e cura a domicilio, che permettono a molte persone bisognose di restare a casa propria invece che in casa per anziani o in istituto, inevitabilmente si ripercuoterà sugli utenti e sul personale di cura. La qualità delle cure e le condizioni di lavoro saranno pertanto ancora maggiormente oggetto di pressioni al ribasso, dopo tutti i tagli che già vi sono stati in passato. Conosco i problemi degli utenti e le loro situazioni: per questo credo sia sbagliato anche l’eventuale introduzione nel 2019 di una tassa giornaliera a carico degli utenti, che penalizzerebbe finanziariamente molti di loro. Una tassa a carico degli utenti sarà anche finanziariamente controproducente, qualora le persone con difficoltà economiche rinunceranno ai servizi di assistenza e cura a domicilio, optando per un ricovero in ospedale o in casa anziani. Per questo il Comitato SOS sanità socialità scuola, di cui faccio parte, ha lanciato il referendum contro la modifica dell’articolo 30 capoverso 1 e 3 della Legge sull’assistenza e cura a domicilio, che riduce le spese dei servizi di ben 2,5 milioni di franchi annui e che, in alternativa, chiama alla cassa le persone che usufruiscono di tali servizi a partire dal 2019. Purtroppo la maggioranza del Parlamento e del Governo sono disposti a versare stipendi oltre i 200'000 Fr. annui e a tagliare le spese nel settore sociosanitario: è veramente il mondo alla rovescia! Chiedo pertanto al popolo ticinese di raddrizzare le cose e di votare tre volte no ai tagli cantonali (che toccano sanità, giustizia e settore sociale) il prossimo 12 febbraio. E invito anche a votare no alla riforma fiscale 3 delle imprese nella votazione federale, perché essa farà mancare centinaia e centinaia di milioni ai servizi sociosanitari del Ticino e della Svizzera intera: è chiaro che a pagare i regali fiscali decisi a Berna sarebbero ancora gli utenti e le infermiere!Francesca Remy Lauria, infermiera e vicepresidente VPOD Ticino
Potrebbe interessarti anche
Tags
domicilio
cura
servizi
utenti
assistenza
casa
infermiera
anziani
tagli
spese
TOP NEWS Tribuna Libera
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile