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Tribuna Libera
30.01.17 - 22:260
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Roobin Hood al contrario

di Fabrizio Sirica, vicepresidente PS

Roobin Hood, il celebre eroe popolare britannico, è il ladro buono: ruba ai ricchi per dare ai poveri. Prendo in prestito il concetto perché è molto chiaro e mi aiuta a illustrare quello che sta succedendo a livello politico: c’è una classe sociale ricca e ce n’è una più povera, e una sta palesemente derubando l’altra. Il problema però, è che i partiti borghesi (PPD, PLR e LEGA) stanno facendo i Roobin Hood, sì, ma al contrario: stanno permettendo ai ricchi di rubare a tutti noi. Osserviamo, senza interpretare, cosa potrebbe succedere. Se il 12 febbraio prossimo passerà la terza riforma dell’imposizione fiscale delle imprese (Ri III), mancheranno alle casse dello Stato minimo 3 miliardi di franchi, a tutti i livelli: confederazione, cantoni e comuni. Questi soldi finiranno nelle tasche degli azionisti delle grosse imprese, che grazie a questa riforma pagheranno molte meno tasse. Risultato dell’equazione, ricchi e milionari ancora più ricchi, Stato (cioè tutti noi) più poveri di almeno 3 miliardi. E uno Stato più debole, ha due strade per riequilibrarsi. La prima, che si sta già concretizzando, è quella di tagliare, di cancellare servizi e aiuti alla popolazione. Il 12 febbraio infatti voteremo anche per dire NO ai tagli sulla socialità (aiuti come assegni familiari, sussidi cassa malati, ecc.), tagli alle cure a domicilio di cui necessitano anziani e disabili, tagli al sistema giudiziario. La seconda strada, è quella di aumentare la tassazione a noi, noi ceto medio e basso che le tasse le dobbiamo pagare fino all’ultimo franco! Un esempio pratico di quanto sarebbe ingiusta questa riforma: una grossa azienda che fa un utile di 1 milione di franchi, con la Ri III potrebbe arrivare a pagarne solo 13'000 di tasse. 13’000 una cifra pari alla tassazione di una coppia con un reddito imponibile di 80'000 franchi! Una vera e propria follia, un’inspiegabile disparità di trattamento! La riforma e i tagli stanno minando la coesione sociale, stanno allargando sempre di più la forbice tra quell’1% straricco e tutti noi, il 99% che fa, chi più chi meno, fatica a tirare avanti e ha sempre meno sicurezze per il futuro. È ora di invertire la rotta e dare segnali molto chiari. Non cediamo alle minacce e ai ricatti dei rappresentanti dell’establishment, di quel borghese 1% che si vuole ulteriormente arricchire sulle nostre spalle, e votiamo un NO convinto alla Riforma delle imprese e NO ai tagli!Fabrizio Sirica, vicepresidente PS
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