*Di Marco Borradori
Nel giro di un paio di giorni il Covid-19 o Coronavirus si è insinuato nelle nostre case, nei discorsi quotidiani e anche un po' nel nostro stile di vita, anche se, per fortuna, al momento solo pochi svizzeri sono stati contagiati e hanno sviluppato la malattia.
C'è chi accetta le indicazioni che vengono fornite dagli organi ufficiali, chi grida all'esagerazione o mostra un atteggiamento scettico e chi invece vorrebbe di più.
Personalmente ritengo che il senso civico e il buon senso debbano prevalere e che si debba riporre massima fiducia nella competenza e nel coordinamento delle autorità, sia a livello cantonale (Consiglio di Stato e medico cantonale in primis) che federale.
Capisco che le decisioni di annullare i Carnevali o giocare le partite di hockey a porte chiuse possano sembrare impopolari. Non è però il momento di mettersi a polemizzare, è il momento della solidarietà e della coesione. Tra l'altro, a pensarci bene, si tratta di misure che non stravolgono la nostra esistenza.
Certo, comprendo la delusione degli organizzatori, delle squadre sportive, del pubblico... e apprezzo che abbiano accettato quanto prescritto, dimostrando un forte senso di responsabilità.
Un grazie anche a tutto il personale sanitario per l'impegno, il sacrificio e il lavoro senza sosta che sta facendo in questi giorni, senza che la maggior parte di noi se ne accorga.
Il Ticino sta reagendo con competenza, preparazione ma anche calma e razionalità. A noi il compito di seguire poche ma chiare regole di comportamento e fare la nostra parte, senza panico e polemiche.
La Città di Lugano, dal canto suo, è preparata per garantire l'operatività della sua amministrazione e i servizi alla cittadinanza anche nel caso in cui l'attuale situazione dovesse protrarsi o acutizzarsi.
*Sindaco di Lugano