BELLINZONA – A inizio campagna elettorale, era stata protagonista di accese discussioni per aver manifestato la sua opinione su un tema delicato, ovvero l’adozione da parte di una coppia omosessuale dei figli. Mara Grisoni, candidata dei Verdi, si sente ancora sotto attacco, ora che mancano poche ore alla resa dei conti, e si sfoga sui social.
Questa volta il casus belli è il suo sostegno a un’opinione della candidata pipidina Alessandra Zumthor, che aveva scritto come a suo avviso la famiglia è quella creata da un uomo e una donna, come dicono le leggi che chiamano quelle omosessuali “unioni domestiche”. E sui figli: “Non facciamoci schermo con i problemi che nascono dall’attuale sfascio delle famiglie: non toccano l’essenza della questione. Molti studi sull’omogenitorialità esprimono forti perplessità e mettono l’accento sull’essenzialità della presenza materna e paterna accanto al figlio che cresce, da bambino ad adolescente, ad adulto. Quantunque su alcune ricerche incomba l’ombra di un certo fanatismo ideologico, sono soprattutto quei «retrogradi» degli psicanalisti che continuano a rilevare che la funzione di padre e di madre è essenziale e costitutiva del percorso di crescita”.
Grisoni si è detta d’accordo con lei, e in diversi, a partire da componenti di famiglie arcobaleno, hanno chiesto di non votarla.
Un’utente sulla pagina Facebook dei Verdi ha scritto: “Cari Verdi, la vostra candidata Grisoni, che forse di verde non ha nemmeno il cognome, condivide sulla sua pagina Facebook post di Alessandra Zumthor, post alquanto retrogradi e omofobi. Ora se da Zumthor ce lo possiamo aspettare, io chiedo cosa voto se scelgo i Verdi? Inoltre vi ricordo che questa vostra candidata si è già espressa con argomenti a dir poco offensivi verso il mondo LGTB. Ora io credo che ciascuno possa avere le sue opinioni… ma vorrei sottolineare che la signora Grisoni è in campagna e che quando si esprime lo fa anche a nome vostro. Allora vi chiedo: scegliere delle politiche ambientali giuste e coraggiose significa anche scegliere anche argomenti e tematiche retrograde e degradanti verso le persone LGTB? Sostenete davvero questa candidata? Credete davvero che vi rappresenta? Ditelo in modo chiaro, perché questo farebbe davvero, per molti ticinesi LGBT, la differenza”.
Il partito non si è espresso direttamente, ma ha postato un’immagine dove vengono compresi ogni tipo di famiglie con la scritta “famiglia è dove ci si sente amati”.
E Mara Grisoni è sbottata: “Ve lo dico io senza troppi giri di parole. I Verdi si sono subito distanziati da quanto ho scritto esattamente come io mi sono sempre distanziata dai modi in cui vengono discussi certi temi sensibili quali l'omosessualità. Amo questo Cantone. Credo nei Verdi e nel loro programma ma ci sono modi e modi di porsi alla gente, a quella gente che magari fatica a capire ed accettare delle scelte di vita che per noi sono normali. Non mi riferisco ai rapporti omosessuali che ormai sono superati ma alla questione dei figli. Che vi piaccia o meno ci sono persone che non riescono ad accettarlo e non sarà sicuramente con attacchi, insulti e processi mediatici che otterrete un cambiamento. La cattiveria porta cattiveria. Mi sono candidata perché gli elettori, dai Verdi in Gran Consiglio, si aspettano cose concrete legate al Cantone. Sicuramente la famiglia è tra le priorità ma cerchiamo di affrontare con tolleranza, rispetto e senza odio, questo argomento così delicato e ancora, per molti, tabù. La Sig.ra Zumthor ha scritto un testo senza offendere nessuno, esprimendo un'opinione con calma ed educazione. È questo il motivo per cui le ho detto che condivido quanto scritto. Sono stanca e stufa di leggere attacchi personali rivolti a chicchessia solo perché esprime un'opinione diversa. E a farli sono sempre gli stessi personaggi convinti che le loro "parole" siano legge e quelle altrui fregnacce. Ecco, io mi distanzio da questa gente!”.