di Natalia Ferrara*
Se ci confrontassimo sui temi e se la piantassimo di stare a guardare senza fare niente?
Quando dico che bisogna reagire ai metodi di Quadri e accoliti intendo proprio questo. Questa volta non prendono di mira me personalmente ma avvelenano tutti. E per prima la nostra cultura politica.
Si può discutere se sia o meno opportuno che un’associazione, qualsiasi essa sia, dia raccomandazioni di voto. Mi pare ovvio che chi crede in certi valori li voglia promossi e rappresentati dai suoi candidati. In ogni caso, come comunicarlo, può essere un tema da dibattere, insieme ai finanziamenti e tanto altro.
Il punto però è un altro: Quadri non critica Greta Gysin per ciò che pensa, ma perché il suo datore di lavoro ne promuove la candidatura. E lui lo trova inopportuno... o forse no. La mia impressione? Che ogni occasione è buona per innescare una cosiddetta shitstorm. Infatti, non mi pare che i commenti vadano nella direzione di una discussione...
Vogliamo piuttosto parlare della propaganda de Il Mattino a favore dei suoi candidati bastonando gli altri? E dei legami tra via Monte Boglia e alcune società che foraggiano questo metodo anche attraverso la pubblicità?
UPC, per fare un esempio, forse non manderà la lettera a tutti i suoi clienti per sostenere Quadri, ma, di fatto, senza pubblicità il giornale va a picco, e con lui buona parte della boria leghista, per buona pace dei puristi, sovranisti, nazionalisti e tutta la compagnia cantante.
Lorenzo Quadri risparmia energie: i soci ASIB non riceveranno nessuna lettera di questo tenore.
*Candidata al Consiglio Nazionale, PLR