MOSCA – Ieri, dopo un’abbuffata no-stop di una quindicinali giorni, abbiamo vissuto una giornata senza calcio. Ideale per far decantare, come dopo un pasto abbondante e riflettere sulle portate, pronti per ricominciare in serata con gli ottavi.
Le compagini partecipanti sono già dimezzate, ed ora comincia la fase a eliminazione diretta. Se prima un minimo margine di errore, vedi Brasile e Argentina, era permesso, salvo poi rimettersi in carreggiata, ora se sbagli sei fuori. Senza appelli, e ciò rende meno facili i pronostici. Basta un episodio per mandare a casa anche le più forti. Basterebbe, per dire, un VAR: la moviola a bordo campo è stata protagonista molte volte nella fase a gironi, ribaltando concessioni di rigori e gol annullati. Un esperimento, per ora, positivo.
Se gli argentini e i brasiliani hanno tremato, l’unica grande a fare le spese della prima fase è stata, clamorosamente, la Germania. Certo, Italia e Spagna erano uscite subito da campioni e non c’è due senza tre, però arrivare ultimi, sconfitti anche dalla Corea, ha sicuramente del clamoroso. In quel girone, brilla la Svezia, che in molti sottovalutavano pur dopo l’eliminazione di Olanda e Germania: ora toccherà alla Svizzera, un cliente decisamente più ostico di quanto pareva all’inizio.
Tre squadre passano a punteggio pieno: l’Uruguay, che ha messo dietro la Russia padrone di casa, dunque squadra con un carico di tensione e responsabilità non indifferente, la Croazia e il Belgio, che però già qualificato nell’ultima sfida ha battuto l’Inghilterra in una partita fra squadre B. Probabilmente saranno i belgi la compagine che potrà dire di più, abbinata a un non irresistibile Giappone.
I nipponici sono comunque l’unica squadra asiatica qualificata, mentre non c’è neppure un’africana. Il grande rimpianto è quello del Senegal, fuori a favore dello stesso Giappone per la regola dei cartellini gialli, quando il fair play conta ancora qualcosa: giusto o non giusto che sia, come metodo.
Le grandi conferme della prima fase sono Cristiano Ronaldo e Diego Costa, oltre all’inglese Kane, capocannoniere (ma teniamo conto del 6-1 a Panama, la cenerentola che si è svegliata ben prima di mezzanotte) e al belga Lukaku. CR7 per ora ha condotto per mano il Portogallo, che però se l’è vista brutta contro un sorprendente Iran, proprio quando il madridista era in giornata no. I campioni d’Europa passano dunque come secondi, superati dalla Francia, in una serata folle e appassionante.
Se Belgio e Inghilterra hanno sbrigato le pratiche Tunisia e Panama senza sudare, anche per Francia e Danimarca è andato tutto liscio, tanto da potersi permettere una sfida diretta sonnacchiosa e con poca verve. La Nigeria ha dato del filo da torcere all’Argentina, squadra attanagliata dalle polemiche e dalla delegittimazione di Sampaoli, tanto che pare essere Messi il vero condottiero della compagine. Non è un caso che quando lui ha trovato il gol, è arrivata la qualificazione, però qualche dubbio su una nazionale Pulce-dipendente rimangono. L’Islanda, sorpresa degli Europei, non ha saputo ripetere l’exploit.
Che dire del girone della Svizzera? Purtroppo, le buone prestazioni dei Rossocrociati, che hanno fermato un Brasile non irresistibile e si sono imposti nella sfida forse più importante, quella contro la Serbia, sono state spesso messe in secondo piano dalle polemiche sulle aquile. Peccato, davvero. Sono state in fondo le uniche extra-calcistiche… E col Costa Rica probabilmente se ne è risentito, assieme alla voglia di una squadra già eliminata di salutare a testa alta, un po’ come aveva fatto il Perù, perché un Mondiale è comunque un’occasione. La Svizzera paga un problema di approccio e, come dice Behrami, se non è al massimo della tensione, fatica. L’ottavo dovrebbe dare abbastanza motivazioni, dando vita comunque a una delle partite più equilibrate.
Stasera si parte subito con Francia-Argentina, un’incognita (molto dipenderà, ancora, da Messi), e Uruguay-Portogallo. Domani, la Croazia se la vedrà con la Danimarca. A nostro avviso, con quello della Svizzera, gli ottavi dove è difficile fare un pronostico. Negli altri, la Russia difficilmente riuscirà a fermare la Spagna, nonostante il fattore casa, per il Messico sarà difficile contro il Brasile, il Giappone e la Colombia appaiono sfavorite con Belgio e Inghilterra. Ma ben vengano, ovviamente, le sorprese: il Mondiale è bello anche per quello!