BELLINZONA - La coppia più votata al ballottaggio per il Consiglio agli Stati è stata quella composta da Marco Chiesa e Fabio Regazzi, effettivamente poi eletti. I dati relativi alle combinazioni di scelta dei ticinesi dicono che in fondo, anche se non è mai stato dichiarato. Ha convinto poco invece l'idea di affiancare al democentrista, protagonista assoluto sin dal primo turno, Farinelli. Per contro, a sinistra gli elettori hanno fatto i compiti ma è servito a poco.
Le schede secche, ovvero con un solo nome, per Chiesa sono state 15'697. In questa speciale classifica seconda si è piazzata Greta Gysin, che era appoggiata da tutta la sinistra. PS e Verdi avevano chiesto di votare solo per lei, senza scegliere un secondo nome, e lo hanno fatto in 12'820. Alex Farinelli ha superato Fabio Regazzi, 10'14 a 9'958.
Come detto, non ha riscosso successo l'accoppiata Chiesa-Farinelli, votata solo da 6'179 persone, contro le 11'546 che hanno voluto i due effettivamente poi eletti. In 5'01 invece volevano il rappresentante del Centro e quello liberale, senza il democentrista.
Amalia Mirante ha saputo conquistare più preferenza da destra che dal centro, se è vero che in 5'791 l'avevano scelta con Chiesa e solo 2'427 con Regazzi. Un dato curioso che riguarda la rappresentante di Avanti è che ha totalizzato poche schede secche rispetto agli altri.
Il ticket femminile, con appunto Mirante e Gysin, è stato votato da 5'091. Per la verde, però, il "compagno" maggiormente scelto è stato Farinelli, con 5'392 schede con i loro nomi. Ovviamente, in pochissimi hanno optato per lei e Chiesa, ma le posizioni politiche sono parecchio diverse). Resta il fatto che se contassero solo le schede secche, i due sederebbero comunque uno a fianco all'altra.
I dati di come si sono distrbuite le preferenze sicuramente dicono tanto, a partiti e candidati, in vista di alleanze e lavori parlamentari.