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10.02.18 - 12:230
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
"Caro Bussenghi, il 'popolo bue che abbocca alle c-----e è proprio quello che paga il canone con cui si finanziano le commediole su frontalieri e guardie di confine", Quadri contro Sala
I fautori di No Billag hanno pubblicato sui media uno specchietto con gli stipendi relativi alla SSR. Flavio Sala, l'attore che impersonifica Bussenghi, non ha gradito, e Lorenzo Quadri ha gradito ancor meno il suo intervento, scagliandosi contro il film campione di incassi. "Col servizio pubblico non c'entra niente"
BELLINZONA – Per No Billag è battaglia anche fra… i Frontaliers, o meglio, Bussenghi, e Lorenzo Quadri.
Mancano ormai tre settimane alla votazione, e il clima rimane caldo, con botta e risposta al veleno fra le due fazioni. Da qualche giorno, sui giornali i favorevoli hanno pubblicato a tutta pagina uno specchietto che invita ad abolire il canone, a causa di “stipendi esagerati finanziati con il canone più caro al mondo”, citando “lo stipendio medio annuo dei collaboratori SSR: 107'454 franchi”, quello “del direttore generale RSI che supera i 330'000 franchi” e quello “del direttore generale SSR che supera i 550'000 franchi”.
“E forza popolo bue, dai abbocca anche questa ennesima c-----a!”, ha sbottato su Facebook Flavio Sala, ovvero l’attore che impersonifica il frontaliere più amato dai ticinesi e non solo. Roberto Bussenghi.
Un’affermazione che non è piaciuta a Lorenzo Quadri, il quale, sempre tramite lo stesso mezzo, ha ribattuto piccato. “Flavio Sala, alias il Bussenghi dei Frontaliers, inveisce contro i ticinesi (“forza popolo bue, abbocca alla c-----a”) e contro i promotori dell’iniziativa No Billag. Peccato che il "popolo bue che abbocca alle c-----e" sia poi quello che paga il canone con cui si finanziano le commediole su frontalieri e guardie di confine interpretate dal signor Sala (che col "servizio pubblico", tra l'altro, non c'entrano un tubo)”, scrive, liquidando con poche parole il film campione di incassi.
“È evidente che troppa gente attaccata alla mangiatoia alimentata dal canone più caro d’Europa sta perdendo la testa: che brutto spettacolo! Quelli riportati nell'annuncio dei promotori dell'iniziativa che ha fatto saltare la mosca al naso al Bussenghi, invece, sono semplicemente dei dati di fatto”, prosegue Quadri.