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Cronaca
14.05.17 - 18:000
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

"Enzo Crotta, un padre-padrone che non sa delegare e che è rimasto un contadino"

Parlano alcuni dipendenti della ditta nell'occhio del ciclone. Dopo le polemiche, si sta provvedendo a una pulizia dell'azienda. "Lavora anche lui nelle serre, dovrebbe solo dirigere"

MUZZANO – Cosa sta accadendo in questi giorni turbolenti all’interno della ditta Crotta? A “Patti Chiari”, si parlava di un possibile passo indietro del titolare, difficile dato il suo carattere. Il Caffé è entrato nell’azienda, ed ha parlato con alcuni lavoratori.

Il rischio, per tutti, è di finire in disoccupazione, perché lo scandalo, partito dalla scarsa igiene e continuato con varie denunce a carico di Enzo Crotta, potrebbero spazzar via in breve tempo il lavoro di 40 anni. Migro, Coop e Manor hanno già disdetto i propri contratti, tanto per dire.

All’interno dell’azienda, non si lavorano più le verdure ma si pulisce, per ridare credibilità, e forse, metaforicamente, utilizzare uno straccio per lavar via le polemiche. In ogni caso, probabilmente si è capito di dover sul serio migliorare l’igiene, anche se si insiste dicendo che solo un controllo su una settantina (67 per la precisione) ha visto il minestrone con uno standard inferiore a quello previsto.

Se a “Patti Chiari” avevano parlato ex dipendenti che avevano lanciato varie accuse a Crotta, qui invece due persone, un lavoratore di origine eritrea e la signora Maria (che Crotta aveva citato nell’intervista che ci ha rilasciato qualche giorno fa, parlando di lei come di una lavoratrice di lungo corso che avrebbe certamente detto cose lusinghiere su di lui) confermano di essersi sempre trovati bene.

Qualcuno riferisce un ritratto del proprietario dell’azienda, citando un uomo di grande cuore, ma capace anche di momenti di collera. "È rimasto un padre-padrone, anche nei rapporti umani. Ma è una persona generosa che aiuta tutti, ha aiutato pure chi oggi lo ha messo nei guai", dice qualcuno.

E il voler essere padre-padrone, motivo per cui anche la redazione di “patti Chiari” vedeva con fatica un abbandono del timone, gli ha portato problemi. “Dovrebbe delegare di più, non può far tutto lui”, dice qualcuno. Addirtittura, anziché dirigere l’azienda, Crotta lavorava nelle serre. “Dovrebbe occuparsi di più delle condizioni di lavoro e dello stabilimento, invece che mettersi a lavorare. Per quello ci siamo noi, lui deve dirigere. Ma non ci riesce, è rimasto un contadino", constata qualcun’altro.
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