Il capitano del Lugano Jonathan Sabbatini è stato ospite ieri del 'Salotto del calcio regionale'. Un appuntamento a cui ha partecipato anche il capitano del Chiasso Andrea Maccoppi.
'Sabba' ha parlato a 360° del periodo che sta vivendo il Lugano, in lotta per un posto in Europa e con una semifinale di Coppa Svizzera ancora da disputare. "C'è la fame di fare qualcosa di importante. Vogliamo fare meglio della scorsa stagione, chiusa con il quarto posto".
"344 partite con il Lugano sono tantissime. Non me lo aspettavo quando sono arrivato. Per me è un grande orgoglio indossare la fascia di capitano del Lugano. Devo sempre ringraziare staff e compagni che mi hanno scelto. Voglio essere un esempio per i compagni più giovani. Il primo ricordo che mi viene in mente pensando a Lugano è quello della promozione in Super League", continua.
E ancora: "Ogni bambino sogna di giocare nei palcoscenici più importanti. Ed è tuttora il mio obiettivo: penso che il sogno di fare ancora l’Europa con il Lugano si possa realizzare. Io ci ho sempre creduto. La chiamata del Lugano l’ho accolta al volo e oggi posso dire che non mi sono sbagliato".
"Mi sarebbe piaciuto giocatore con Maccoppi. È un giocatore eccezionale, gliel’ho sempre detto. Mi sarebbe piaciuto vederlo a Lugano".
"Noi non stiamo pensando alla Coppa, lo dimostrano gli ultimi risultati. Non ci stiamo risparmiando e pensiamo solo ad arrivare il più in alto possibile con sudore e tanto lavoro. Campionato e coppa sono due strade che possono portare all’Europa e questo è il momento perfetto per perseguire entrambe le strade".
Sabbatini ha parlato anche del suo allenatore Mattia Croci-Torti e dei travagliati mesi estivi con il cambio di proprietà. "Sono sincero, mi aspettavo che il ‘Crus’ facesse così bene. Si è dato molto da fare e sono molto contento per lui. Si è meritato questa occasione e sta dimostrando che la società ha fatto la scelta giusta. Il cambio di proprietà non ci ha fatto stare molto tranquilli. Provi a pensare solo al campo, ma comunque vieni influenzato. Io ho vissuto un periodo complicato perché si parlava che forse sarei partito".
Sul rapporto con Bottani e il rinnovo imminente
"Con Bottani ci gioco da nove stagioni. Ho un rapporto bellissimo con lui: ci capiamo al volo, senza nemmeno il bisogno di parlarci. ‘Botta’ meriterebbe la nazionale. Gioco in Super League da sei anni, ma giocatori con la qualità di Bottani non ne vedo spesso.
Il mio futuro lo vedo a Lugano. Dovrei rinnovare a giorni. Poi più in là non lo so ancora. Non mi vedo allenatore e in questo momento mi vedrei più come osservatore o come scout. Ma non posso ancora dirlo perché penso soltanto al campo".