Cronaca
10.04.16 - 20:520
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Borradori, «calo fisiologico di chi sta al potere. Ballottaggio? Non temo niente e nessuno»
Il sindaco uscente commenta a caldo i risultati. «La distanza fra noi e PLR è maggiore di quella che mi aspettavo. Obiettivi? Obiettivi precisi e coesione fra noi Municipali»
LUGANO - Conferma e ottima votazione per il sindaco uscente Marco Borradori, rivelatosi ancora una volta macchina di voti. È tallonato, però, dal liberale Michele Bertini, con cui è possibile un ballottaggio. Abbiamo raccolto a caldo le reazioni del sindaco di quindicina, che non si sorprende del leggero calo leghista a Lugano.
Era preoccupato per queste votazioni?«Ero molto fiducioso che avremmo potuto riconfermare i tre municipali uscenti, che era di gran lunga l'obiettivo primario. È chiaro che la differenza che c'è oggi tra noi e il PLR è superiore a quella che mi aspettavo ed è un segno positivo che sta a dimostrare l'apprezzamento della popolazione nell'operato di noi tre, che eravamo chiamati a un compito tutt'altro che facile, perché la Lega a maggioranza relativa era una Lega che doveva governare. Abbiamo secondo me perso qualcosa per strada, oggi eravamo con l'UDC che vale il 2-3%, ma era da prevedere. Abbiamo trovato un inizio difficile, con scelte non popolari o addirittura impopolari. A maggior ragione in quelle condizioni il risultato che abbiamo ottenuto è notevole. Ho guardato velocemente il risultato mio e dei due colleghi, sono molto positivi!»
La sorprende il risultato di Michele Bertini? Teme un eventuale ballottaggio che possa insidiare il suo ruolo di sindaco?«Il risultato di Bertini, visto rapidamente, mi pare più che positivo, veramente straordinario. In politica ho sempre detto che non temo niente e nessuno ma rispetto tutto e tutti, adesso starà al partito liberale e a Bertini decidere se fare il ballottaggio o no. Se scegliessero di non farlo sarei contento perché vorrebbe dire iniziare con una certa tranquillità senza lasciare ruggini all'interno del Municipio, ma il ballottaggio è un diritto, ci mancherebbe, e se dovesse essere richiesto ci prepareremo».
Quando Giudici a suo tempo aveva dato le dimissioni ed era stata scelta Giovanna Masoni come vicesindaco c'erano state polemiche soprattutto da parte di Lorenzo Quadri che avrebbe ambito al posto, adesso col risultato di Bertini il problema non dovrebbe porsi... .«La scelta del vicesindaco, come avvenuto l'altra volta, lo fa il Municipio come organo. Giovanna Masoni non aveva fatto il secondo miglior risultato, neppure il terzo, era stata fatta una scelta di partito. Con il suo risultato Bertini parte in pole position, ma sono considerazioni, tra le altre, che dovrà fare il Municipio. Del risultato si terrà conto».
Come valuta il fatto che un po' dappertutto nel Cantone la Lega avanza, mentre a Lugano è ferma, seppur con un buon risultato? Aveva già raggiunto prima il risultato massimo possibile?
«Se è il massimo possibile non saprei dire, fantastico lo è stato di certo tre anni fa, dunque avrei messo la firma per replicarlo! Più o meno ci siamo, ammetto come dicevo prima che qualcosa abbiamo perso per strada, però è fisiologico: chi è al Governo deve cercare di evitare le perdite, invece chi è all'opposizione in genere ha la spinta per cercare qualcosa in più. Dunque non sono sorpreso di questo marciare sul posto, sono molto contento che abbiamo tenuto. Se il 36% sarà il massimo che otterremo non sono in grado di dirlo, la fotografia che esce da queste votazioni è in sintonia con quanto ci si poteva aspettare».
Quali sono i buoni propositi per il prossimo quadriennio?«Che il Municipio continui a lavorare come nella scorsa legislatura, e che si possa continuare sulla base di obiettivi precisi che vengono monitorati e che vengono raggiunti, e qualora non ci si riuscisse, che si sappia quanto tempo occorre ancora. Poi, anche ritrovare la coesione di questi tre anni sarebbe molto bello».