COMO - Entra nei bar e nei ristoranti di Como, ordina qualcosa, consuma e se ne va senza pagare. Un episodio che sembra ripetersi, con lo stesso modus operandi, ed è già stato segnalato da due ristoratori del centro. Segnalazioni che, peraltro, nei giorni scorsi hanno portato a una denuncia per insolvenza fraudolenta nei confronti di una 59enne svizzera (LEGGI QUI).
L’ultimo episodio lo ha raccontato a QuiComo il signor Paolo, cuoco e figlio della titolare di “Voglia di Pasta”, locale della centrale via Manzoni, spiegando nei dettagli come la donna è solita agire: “L’altro giorno questa signora è entrata nel ristorante e ha ordinato un calice di vino. Nient’altro. Ha detto che stava aspettando un'amica. Nell’attesa si alzava dal tavolino e andava avanti e indietro, uscendo per fumare. Poi, con tutta tranquillità, ha ordinato un secondo calice; le abbiamo chiesto se gradisse anche degli stuzzichini. Il suo accento era straniero, svizzero o tedesco. Ad un certo punto si è alzata dal tavolo ed è uscita, dirigendosi verso via Caniga”.
Il signor Paolo allora avvisa sua mamma, la titolare del locale, la quale raggiunge la fuggitiva e le chiede gentilmente di saldare il conto. La donna "con assoluta calma, dice di non avere soldi, ma che può fornirci il suo indirizzo", prosegue il racconto. "A questo punto abbiamo chiamato i carabinieri”.
Tornata al locale con i due militari, la donna è stata trovata sprovvista di documenti. “Le hanno chiesto di seguirla, per le azioni di rito. Noi comunque non abbiamo denunciato. Il conto non pagato era di 11 euro”, conclude il signor Paolo, sottolineando come sia la totale tranquillità con cui la donna si comporta ad averlo maggiormente colpito.
Peraltro, sembra proprio trattarsi della medesima persona che domenica scorsa ha usato lo stesso modus operandi in un ristorante di viale Geno.