Politica
05.07.16 - 11:450
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
OCST contro Securitas e Prosegur, «situazione atipica, discriminatoria e iniqua»
I lavoratori delle due aziende hanno conferito all'OCST il mandato di farsi mediatore con le ditte. Denunciano contratti su chiamata che causano vuoti contributivi e costi lavorativi non rimborsati
BELLINZONA - Gli agenti di sicurezza di Securitas e della sua controllata Prosegur non sono soddisfatti delle condizioni di lavoro, ed hanno interpellato il sindacato OCST.
Come fa sapere lo stesso sindacato, il 30 giugno in un'assemblea i lavoratori hanno esposto i loro problemi. I contratti sono atipici perché su chiamata, e dunque «impediscono loro di percepire un salario pieno: la conseguenza è la mancata copertura delle prestazioni sociali e previdenziali del secondo pilastro che rappresenta un rischio latente generato dai vuoti contributivi, sia in prospettiva pensionistica e, in particolare, in caso di incapacità di guadagno per invalidità dovuta a malattia durante la vita lavorativa», spiega OCST.
Un'altra lamentela degli agenti di sicurezza riguarda dei costi professionali non coperti, che «sono fonte di ulteriore disagio e di discriminazione».
Il lavoratori hanno conferito dunque al sindacato di farsi mediatore con Securitas e Prosegur, «per porre rimedio a una situazione contrattuale iniqua e discriminatoria non più tollerabile. Tanto più perché adottata da due imprese che ricevono importanti mandati dagli enti pubblici e para pubblici».
Il primo passo di OCST è stata una lettera inviata alle due ditte, e alla stampa per conoscenza, nella quale si chiede un incontro. Nel testo si legge tra l'altro di «un quadro piuttosto deludente della situazione in cui si trovano parecchi vostri collaboratori» e di «una situazione desolatamente atipica, rispetto al quadro lavorativo e contrattuale cantonale, che va riveduta con urgenza».
La palla, ora, passa a Securitas e Prosegur.